Il Re del terrore, l’antieroe per eccellenza del fumetto nero all’italiana, torna sul grande schermo con una nuova trasposizione cinematografica. Il 16 dicembre arriva al cinema Diabolik, film diretto dai Manetti Bros e ispirato al celebre fumetto di Angela e Luciana Giussani. Nonostante l’enorme successo del fumetto, il cui esordio risale al 1962, prima di questo film prodotto da Mompracem con Rai Cinema, c’era stato soltanto un precedente nel 1968.
L’arrivo sul grande schermo di un personaggio così importante nel panorama artistico e culturale italiano crea senz’altro enormi aspettative. I registi dovevano riuscire nella doppia impresa di rendere omaggio a un personaggio iconico e conquistarne i fan. Così hanno puntato su due fattori vincenti: la trama, ispirata al terzo numero della prima serie L’arresto di Diabolik, e un cast formidabile.
La trama: l’incontro di Diabolik ed Eva Kant
Diabolik, inteso sia come personaggio che fumetto, raggiunge la sua completezza soltanto quando affiancato da Eva Kant, sua partner e complice. Nei primi due numeri del fumetto delle sorelle Giussani, Eva non compare. Bisogna aspettare il terzo, L’arresto di Diabolik, per la sua entrata in scena. La pellicola dei Manetti Bros si focalizza proprio su questo momento emblematico nella genesi di Diabolik, ovvero il suo incontro con Eva, considerato da molti fan il vero inizio della saga.
Il film è ambientato negli anni ‘70 a Clerville, lo stato immaginario inventato dalle sorelle Giussani, in particolare nell’omonima capitale. Nonostante sia un’ambientazione fittizia, Clerville ha chiari connotati europei e sembra essere situata nella zona francese della Provenza.
Il film, peraltro, viene girato nelle italianissime città di Trieste, Courmayeur, Milano e Bologna. Tra le strade di Clerville, Diabolik sfreccia con la sua Jaguar E-type, inseguito dalla polizia e dall’ispettore Ginko, che riesce sempre a seminare grazie alla sua astuzia e alle sue abilità. Sfuggente e solitario, il ladro misterioso continua senza sosta a pianificare i suoi colpi geniali, finché la sua vita subisce un inaspettato cambio di rotta.
L’attenzione di Diabolik, infatti, viene improvvisamente catturata dalla notizia dell’arrivo in città di una donna ereditiera di un preziosissimo diamante rosa. La donna in questione è Eva Kant. L’incontro tra i due avviene proprio durante il tentativo di furto del diamante da parte del ladro. Le cose non saranno più le stesse per Diabolik, né per Eva.
I registi affermano che “per raccontare davvero Diabolik è impossibile non raccontare Eva Kant: sarà coprotagonista del nostro film al 100%, vogliamo raccontare l’incontro tra Diabolik ed Eva, due anarchici in un mondo di assoggettati depressi. Il nostro sarà un film di azione sì, ma anche oscuramente romantico”. Azione, suspense, amore e colpi di scena tengono gli spettatori incollati allo schermo per tutta la durata del film.
Un cast eccellente: Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea
Oltre alla trama ben strutturata, altro punto di forza del film dei Manetti è senza dubbio il cast. Nei panni di Diabolik troviamo Luca Marinelli, talentuoso interprete italiano dagli occhi di ghiaccio già apprezzato per i suoi ruoli nei film Lo chiamavano Jeeg Robot, Martin Eden e Non essere cattivo. A interpretare Eva Kant è l’affascinante Miriam Leone, la quale, ancora una volta, dimostra di essere un’attrice di grande bravura e versatilità.
Valerio Mastandrea è invece l’ispettore Ginko, lo storico antagonista di Diabolik. Tra gli altri volti troviamo Claudia Gerini, Valeria Scalera, Serena Rossi, Alessandro Roja, Stefano Pesce, Lorenzo Pedrotti, Luca Di Giovanni e Antonino Iuorio. Insomma, gli elementi per un cinecomic indimenticabile ci sono tutti. Ora non resta che andare a gustarne il risultato al cinema, da spettatori.
di Debora Lupi