Il nuovo anno vedrà l’approdo di titoli tanto attesi nei cinema di tutto il mondo. Con la speranza che l’emergenza pandemica non mandi all’aria i piani di Hollywood, la stagione cinematografica che verrà sarà florida e variegata. Il 2022 inizia col botto, con il terzo capitolo della saga ispirata ai fumetti di Mark Millar e Dave Gibbons. “The King’s Man – Le origini” fa un salto nel tempo per raccontare al pubblico la nascita dell’organizzazione di spie segrete più british che ci sia.
Con un cast stellare e delle location opulente, il regista e sceneggiatore della trilogia Matthew Vaughn unisce storia e immaginazione per creare una action comedy irriverente e impregnata di eleganza british alla James Bond. Ralph Fiennes, il famoso Lord Voldemort, veste i panni dell’aristocratico Orlando, duca di Oxford, che, a seguito della morte della moglie durante il conflitto Boero in Sudafrica, giura di sventare qualsiasi futuro presagio di una guerra per proteggere il figlio Conrad.
Il duca coinvolge anche i suoi dipendenti Shola e Polly, interpretati da Djimon Hounsou e Gemma Arterton, nella sua segreta attività di spionaggio per proteggere la Gran Bretagna da una futura guerra mondiale. Così, negli anni ’10 del secolo scorso, Orlando viaggia in tutta Europa, tra Sarajevo e San Pietroburgo, per cercare di sventare l’assassinio dell’arciduca duca Francesco Ferdinando e uccidere l’inquietante monaco Rasputin, interpretato magistralmente da un irriconoscibile Rhys Ifans.
Dietro la macchina da presa
Con una sceneggiatura che unisce l’azione alla commedia, che alleggerisce tematiche pesanti come la guerra, Matthew Vaughn, accompagnato dallo scrittore Karl Gajdusek, e non più da Jane Goldman che ha curato la scrittura degli altri due film della trilogia, riesce perfettamente a confezionare un prodotto interessante per gli amanti della storia e degli action movies.
La scelta di intrecciare personaggi realmente esistiti, come la bizzarra figura di Rasputin o la seduttiva Mata Hari, con le fondamenta della famosa (ma fittizia) agenzia segreta di spionaggio dei King’s Man, contribuisce a dare più carattere alla storia richiamando ad una conoscenza comune che permette di apprezzare ancora di più il film.
Complice probabilmente la grande ricercatezza dietro la scelta delle location, tra le quali figura una italianissima Venaria Reale a Torino, e il magistrale lavoro del direttore della fotografia Ben Davis, il prequel della saga “The King’s Man” sembra avere tutti i presupposti per attirare il grande pubblico nelle sale cinematografiche.
di Annastella Versace