Il ritrovato senso di libertà
La direttrice creativa di Chanel, Virginie Viard, ha disegnato la collezione Chanel Haute Couture Primavera/Estate 2022, che è stata presentata a Parigi durante la Fashion Week con una sfilata che ha lasciato tutti a bocca aperta.
La sfilata, di ispirazione equestre, si fonda sulle parole di Mademoiselle Gabrielle Chanel: “Ho ridato alle donne il senso di libertà”, liberandole dalle lunghissime gonne e dagli abiti con orli pesanti. È proprio pensando a questo spirito di libertà che la Viard ha creato la collezione.
La direttrice creativa ha collaborato con l’artista francese Xavier Veilhan, il fotografo Ola Rindal, lo scenografo Alexis Bertrand e la global ambassador Charlotte Casiraghi. La figlia di Carolina di Monaco torna in passerella proprio in sella ad un cavallo, indossando una giacca con paillettes e il tipico tweed Chanel. Charlotte Casiraghi ha quindi reinterpretato l’universo equestre secondo la moda Chanel.
Ispirazioni equestri
L’ispirazione della collezione proviene dall’amore indissolubile che lega Coco Chanel al mondo dei cavalli e al legame con Etienne Balsan, ufficiale di cavalleria e amante del polo. Infatti, Chanel mise i capi di equitazione al servizio delle necessità femminili, come i pantaloni, gli stivali e gli abiti morbidi.
La collezione e il rifiuto dei codici tradizionali
La collezione Primavera/estate 2022 rielabora l’estetica femminile equestre con abiti dagli spacchi profondissimi e impreziositi da ricami e dettagli preziosi. Balze morbide, tulle, trasparenze, completi spezzati, gonne a palloncino e spacchi sulle gonne sono i protagonisti di questa collezione. Come anche i completi in tweed, i capispalla, i cappotti lunghi e gli spacchi frontali.
L’ultima uscita è un vestito da sposa che si distacca dalla tipica abbondanza che viene generalmente richiesta, perché, come affermava Chanel, “l’eleganza è anche il rifiuto dei codici della tradizione”. Bianco, ma contrastato dal nero, il vestito da sposa si impossessa dello spirito ribelle di Coco come espressione di minimalismo e libertà. “Perché niente è più meraviglioso della libertà del corpo”.
di Aureliana Santinato