La collezione uomo Primavera/Estate 2023 firmata Donatella Versace si fa strada con sicurezza attraverso contrasti inaspettati, andando a riflettere pienamente un uomo padrone del proprio look. I modelli hanno sfilato sulla passerella portando urne e vasi, tra questi si possono trovare i figli di modelle e modelli iconici. Come, ad esempio, Mark Vanderloo Jr (figlio di Mark Vaterloo), Mingus Lucien Reedus (figlio di Helena Christensen e Norman Reedus), Aurélien Enthoven (figlio di Carla Bruni).
Il tutto per raccontare una nuova generazione che “non ha paura di mischiare pezzi così diversi tra loro”, spiega la stilista. Una Gen-Z dal sapore barocco e pop, come traspare dall’allestimento della sala allestita per la sfilata, puntellata da busti in oro su dei piedistalli color verde acido specchiati. La passerella, infatti, va a riflettere l’accostamento del classicismo con l’ultramoderno, andando a creare una sensazione di rinnovamento.
“Quando lavoro penso alla generazione Z e alla libertà che dimostra nel non avere paura di mischiare pezzi così diversi tra loro. La Pop art si trova ad incontrare il classicismo, un contrasto essenziale per me che ti spinge a pensare e sentire”, spiega Donatella Versace, la quale si può dire sia conquistata dall’audacia e dallo spirito libero dei giovanissimi. Il loro intento è quello di assorbire la storia e la cultura della Maison. Ma a modo loro, stringendo tra le mani piatti, vasi e una moltitudine di oggetti della linea Versace Home, come un trofeo o come un decoro sulle cinture.
L’attenzione all’abbigliamento maschile di Donatella è stata attirata da una stampa d’archivio che si rivela il punto di partenza per una collezione perversamente intellettuale che va a combinare semplicità, sensualità e profondità. Contro queste stampe giocano le strisce rigidamente formali degli abiti del reggimento, un altro codice di abbigliamento classico fuori dal tempo. Versace li ha messi nel suo frullatore, ha aggiunto un pizzico di stampa pitonata dai colori forti, e infine anche del lattice color limone per una svolta. Ha premuto l’interruttore e ha lasciato che i risultati esplodessero.
Come risultato i capi dalle silhouette oversize regalano un senso di libertà, i tagli a forma di diamante sui pantaloni e quelli più precisi sui top, trasmettono una sensazione di dissesto. Allo stesso tempo però evidenziano il fisico maschile. La stampa in pelle diventa una valida alternativa alle pelli esotiche, mentre i modelli in lattice ecosostenibile sono una testimonianza reale della sensibilità green del brand.
I colori nero e oro barocchi per stampe iconiche, ma anche acid pop, bicchieri tempestati di glitter come nuovo accessorio dalle vibes iconiche. Non solo, anche righe bicolor per pantaloni e giacche, trench stampati dall’effetto pitone multicolore e stampe di volti di statue barocche.La scelta di Donatella si potrebbe dire che sia una sorta di chiamata alle armi per le nuove generazioni, reduce da due anni di Covid e cinque mesi di guerra, che però ne uscirà più forte e spavalda, ovviamente in pieno mood Versace.