“Sulla strada non c’era il ferreo controllo di una volta, quando quelli della Magliana s’erano presi Roma.
Non erano più i tempi di Romanzo Criminale.
Ora tutti facevano un pò come gli pareva, bastava non pestarsi i piedi”
De Cataldo ci porta di nuovo a Roma, una Roma contemporanea e cambiata dalla pandemia ma dove disparità sociali, malavita e spaccio persistono, accompagnando come un’ombra la vita quotidiana.
Sarà Sharon a mostrare al lettore questa realtà: ragazza di borgata poco più che ventenne, Sharon vive con la madre invalida alle Torri, complesso di case nella periferia romana. Una sera come tante, un incidente in monopattino, una consegna da portare a termine cambieranno la sua vita e le offriranno l’occasione di scappare via dalle Torri e verso l’indipendenza. Sotto la protezione del “Principe”, ricco aristocratico, il suo compito è semplice: consegnare la droga per mille euro a consegna.
Comincia così la nuova vita di Sharon, ora per tutti la Svedese, che dovrà crescere in fretta e farsi strada in questo nuovo panorama. Con la sua intelligenza e ambizione arriverà in alto, talmente in alto da essere notata dai piani più alti della malavita romana.
Edito da Einaudi, La Svedese racconta la forza, l’ambizione e la femminilità del suo personaggio principale, ma non si ferma a questo: la Roma delle bande e dello spaccio prende vita sotto i nostri occhi, feroce e cruda, dove i confini della legalità si sbiadiscono e le uniche leggi sono quelle della criminalità.