Il logo perde il suo charme
Le maison, fino a poco tempo fa, trasmettevano la loro identità e personalità proprio tramite il logo. Al giorno d’oggi quest’ultimo si sta uniformando sempre di più per adattarsi al mondo digitale, formato social. Nel 2022 non sono più ammessi i corsivi eleganti, le “grazie decorative”; il font più utilizzato è il Sans-Serif, semplice e immediato. I brand perdono quello charme e quell’originalità con cui hanno costruito la loro brand awareness e vengono proiettati in un mondo omologato dove l’identità singola non si distingue poi più così tanto.
L’obiettivo del logo
Se prima il logo doveva raccontare qualcosa, adesso deve solamente riportare il nome del brand. I loghi, proposti spesso in stile bold, vengono stampati in modo esagerato su magliette, scarpe e articoli di ogni genere. Il problema da risolvere? La loro omologazione, spesso e volentieri, si spinge fino alla replica, ed è così che il brand va a perdere tutta la sua veridicità.