Luci soffuse, atmosfera funebre e sceneggiatura altrettanto, un grande organo a fare da sfondo, una tomba in primo piano e un leggio per raccontare “le memorie” di un uomo.
Inizia così Salutava sempre, il primissimo spettacolo a teatro di Alessandro Cattelan, che ha debuttato il 26 Novembre ad Alessandria (data zero). Poi a Milano il 29 e 30 novembre, e successivamente a Torino (2 dicembre), Roma (4 dicembre), Napoli (7 dicembre), Firenze (8 dicembre) Padova (10 dicembre) e Bologna (11 dicembre).
Partire da un funerale per raccontare – dall’aldilà – clichè e aneddoti della vita appena vissuta. Canzoni, stand up, momenti di show, battute e interazione con il pubblico in questa festa interattiva per chiedersi costantemente “Cosa succede dopo?” e anche “Cosa fare prima?”.
È stata Live Nation a produrre questo one man show dove Mr. Cattelan ci offre la sua visione del mondo spoglio dei pregiudizi di cui può “godere” solo un uomo morto. Il tono è ironico, dissacrante, giovane e assertivo. I piccoli piaceri della vita – come il rumore della lattina di birra che schiocca quando si apre, l’inconfondibile suono di Netflix all’inizio di un film, la risata dei propri figli – non sono poi così piccoli e fanno la vita grande.
Dalla televisione di XFactor all’intimità riservata del teatro: sarà forse questa la direzione che vuole intraprendere questo talento di ragazzo?