Addio a Papa Francesco: tra lutto, riti e l’attesa del Conclave – Gilt Magazine

Addio a Papa Francesco: tra lutto, riti e l’attesa del Conclave

Dopo il funerale di Papa Francesco, sono iniziati i Novendiali: nove giorni di Messe e preghiere che accompagnano il cammino verso il Conclave.

a cura della Redazione

Con il funerale di Papa Francesco si è aperto ufficialmente il periodo dei Novendiali, i nove giorni di preghiere e celebrazioni dedicati alla memoria del pontefice defunto. Tutto è cominciato con la Messa solenne in Piazza San Pietro e continuerà fino al 4 maggio, ogni giorno con un gruppo diverso a rendere omaggio.

Novendiali: il programma

Dopo il funerale di Papa Francesco, sono cominciati i Novendiali, i nove giorni di preghiera che la tradizione dedica al ricordo del Pontefice. Il primo appuntamento è stato domenica 27 aprile, con una Messa sul sagrato della Basilica di San Pietro, celebrata dal cardinale Pietro Parolin e dedicata ai fedeli e ai dipendenti della Città del Vaticano.

Il giorno successivo, lunedì 28 aprile, nella Basilica Vaticana si sono raccolti i rappresentanti della diocesi di Roma, mentre martedì 29 è stato il momento dei Capitoli delle Basiliche Papali. Mercoledì 30 aprile, l’atmosfera è diventata ancora più raccolta con una celebrazione riservata esclusivamente ai cardinali, conosciuta come Cappella Papale.

Giovedì 1° maggio, a rendere omaggio a Francesco è stata la Curia Romana, seguita, il 2 maggio, dalle Chiese Orientali. Sabato 3 maggio, invece, la Basilica ha ospitato i membri degli Istituti di Vita consacrata e delle Società di Vita apostolica. Infine, domenica 4 maggio, il ciclo dei Novendiali si chiuderà con una nuova celebrazione riservata ai cardinali, ancora una volta nella forma della Cappella Papale.

Tutte le Messe si svolgono nel pomeriggio, alle 17.00, e restano aperte alla partecipazione dei fedeli, che possono così vivere questi giorni di commiato insieme alla comunità vaticana.

Le congregazioni generali: cosa succede adesso

Nel frattempo, sono iniziate anche le congregazioni generali, le riunioni ufficiali dei cardinali che precedono il Conclave. Si tengono nell’Aula Nuova del Sinodo e coinvolgono anche i cardinali over 80, che però non avranno diritto di voto.

In queste prime giornate si stanno definendo dettagli come il calendario dei Novendiali, ma a partire da lunedì 28 aprile inizieranno le discussioni vere e proprie sul futuro della Chiesa. Sarà lì che si deciderà anche quando iniziare il Conclave: si pensa a una data tra il 5 e il 6 maggio.

Come funziona il Conclave

Il Conclave, quello vero e proprio, inizia con una Messa solenne chiamata Pro eligendo Romano Pontifice. Dopo la funzione, i cardinali, vestiti con abiti tradizionali rossi, il rocchetto bianco, la mozzetta e la caratteristica berretta, sfileranno in processione verso la Cappella Sistina.

Da quel momento, si chiuderanno le porte: extra omnes, fuori tutti. Dentro resteranno solo i cardinali elettori.

I voti avvengono su schede speciali, con la scritta Eligo in Summum Pontificem. Ogni cardinale scrive il nome del suo candidato e si procede allo spoglio. Se nessuno raggiunge i due terzi dei voti, si vota di nuovo, due volte al giorno. Ogni volta che termina una sessione di voto, i risultati vengono bruciati nella famosa stufa della Cappella Sistina: se il fumo è bianco, il nuovo Papa è stato scelto.

Un momento delicatissimo

Oggi più che mai la Chiesa si prepara a vivere un passaggio storico. Mentre i fedeli si stringono nel ricordo di Papa Francesco, dietro le mura vaticane cresce il confronto tra i cardinali: chi guiderà ora la Chiesa? La risposta arriverà tra pochi giorni.

Lascia un commento

Your email address will not be published.