Maestra in una scuola materna paritaria a orientamento cristiano, Elena ha iniziato a pubblicare contenuti osé per curiosità, trasformando la piattaforma in una seconda fonte di guadagno: “In un giorno guadagno lo stipendio di un mese”, ha dichiarato.
Dopo la segnalazione di un genitore, la scuola ha avviato un confronto per valutare il suo licenziamento, sottolineando che all’assunzione aveva accettato di rispettare i valori dell’istituto. Tuttavia, una parte dei genitori ha preso le sue difese, presentando una petizione con 31 firme.
Elena, laureata in Scienze dell’educazione e appassionata di body building, si dice determinata a continuare a insegnare, mentre i suoi follower sui social aumentano esponenzialmente.
Libertà personale o ruolo educativo incompatibile? La vicenda continua a far discutere, con implicazioni che vanno ben oltre il singolo caso