Le motivazioni plausibili dell’attacco
I motivi per cui USA e GB hanno deciso di attaccare lo Yemen sono molteplici: sostenere Israele nel conflitto contro Hamas, danneggiare un alleato del nemico Iran in Medio Oriente e per ultimo, ma più importante di tutti, tutelare il commercio globale. Dall’altra parte, gli Houthi si son sempre dimostrati nemici di Israele e Stati uniti, e dunque si son schierati – e continuano a farlo – a favore del popolo arabo palestinese. Il gruppo ribelle degli Houthi ha come obiettivo principale quello di mostrarsi forte, di essere più considerato e di sensibilizzare e indirizzare l’opinione pubblica interna sulla questione esterna della guerra.
La storia dell’attacco: tutto ciò che sta alla base
Come ben si sa, gli USA da sempre detengono una grande influenza sulla capacità di difendere il commercio via mare e controllano vari “choke points”. Questo non piace agli Houthi, che iniziano a minacciare il traffico navale nello stretto di Bab El Mandeb: punto cardine e fondamentale nell’attività commerciale poiché collega Europa e Medio Oriente. Non potendo più passare da questo tratto a causa degli attacchi degli Houthi, le navi sono costrette a circumnavigare l’Africa, allungare la tratta di viaggio e, di conseguenza, il prezzo finale dei beni aumenta.
La stessa Italia, pur non partecipando attivamente al conflitto, si sente minacciata: se gli attacchi continuano e i percorsi si allungano, ci sarà sempre meno interesse a importare beni nel nostro Paese, e come conseguenza, si assisterà a gravi problematiche economiche e sociali. Nuovi attacchi futuri da parte degli Houthi significherà nuovi bombardamenti o nel peggiore dei casi, se USA non riuscirà a controllare la situazione e a contenerla con i missili, c’è anche un possibile scenario di attacchi via terra.