L’aereo con cui è atterrata a Roma, proveniente da Teheran, è giunto all’aeroporto di Ciampino intorno alle 16:15, accolto da una folla di giornalisti, telecamere e diversi rappresentanti istituzionali. Tra loro c’erano il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha avuto un breve incontro con la giornalista appena scesa dall’aereo.
All’arrivo, Cecilia Sala ha dichiarato con poche parole: «Ringrazio tutti, ringrazio il governo e quelli che mi hanno tirato fuori». Non sono stati forniti ulteriori dettagli da parte della giornalista in quel momento, ma il suo post sui social il giorno seguente ha reso pubblico un sentito messaggio di gratitudine. Sala ha condiviso una foto che la ritrae con il compagno, il giornalista Daniele Raineri, scrivendo: «Ho la fotografia più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine».
Cecilia Sala, 29 anni, lavora per Chora Media e per Il Foglio, e nel dicembre scorso si trovava in Iran con un visto giornalistico regolare per motivi professionali. Le autorità iraniane non hanno formalizzato un’accusa contro di lei, limitandosi a dichiarare che era stata arrestata per aver “violato le leggi della Repubblica Islamica”. Durante la sua detenzione, che si è svolta principalmente nel carcere di Evin, noto per la sua severità, Cecilia è stata sottoposta a condizioni particolarmente difficili. La sua permanenza nella prigione è stata segnata dall’isolamento in una cella con la luce accesa continuamente e con pochissime possibilità di comunicare con l’esterno.
Solo a partire dal 7 gennaio le sue condizioni di detenzione sono migliorate. In questa data, Sala è stata trasferita in una cella più grande, dove ha avuto la possibilità di interagire a gesti con una compagna di cella che non parlava inglese. Durante il periodo di prigionia, Cecilia ha ricevuto degli occhiali da vista, che fino ad allora le erano stati negati, e un libro di Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia, che aveva consigliato al compagno di acquistare per leggerlo insieme a distanza.
Il ritorno in Italia di Cecilia Sala è avvenuto dopo tre settimane di detenzione in condizioni molto dure, ma all’arrivo è stata accolta con grande supporto da parte della sua famiglia e dei suoi cari. Dopo l’arrivo all’aeroporto, la giornalista ha avuto un incontro con Giorgia Meloni, durante il quale ha espresso il suo ringraziamento per l’intervento delle istituzioni italiane e ha fatto un breve riferimento alla difficoltà di riprendere la comunicazione verbale, segno del lungo periodo di isolamento.
Dopo essere scesa dall’aereo, Sala è stata sottoposta alle normali procedure di sicurezza. Agenti del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dei Carabinieri l’hanno interrogata per raccogliere informazioni su quanto accaduto durante il suo periodo di detenzione in Iran. Prima di essere interrogata, Sala ha chiesto di poter fumare una sigaretta, gesto che ha fatto fuori dall’hangar dell’aeroporto di Ciampino.
Il ritorno a casa di Cecilia Sala ha segnato un momento importante, che ha visto la sua reintegrazione nella vita di tutti i giorni, supportata da una rete di affetti e istituzioni pronte ad accoglierla.