Come mai fa così caldo?
L’estate è il momento più atteso dell’anno. Veniva preannunciato dalla fine delle scuole, dall’accensione dell’aria condizionata in ufficio e dagli outfits senza giacca. Se prima era così, adesso, nel 2022, con una pandemia in corso e ben 207 eventi climatici disastrosi tra alluvioni, siccità e inondazioni, possiamo dire che qualcosa è cambiato. Ma che cosa?
Rispetto all’epoca preindustriale la temperatura della superficie del pianeta è aumentata di ben 1 grado celsius. Ma ciò che nel nostro piccolo può essere percepito come un leggero fastidio e rallentamento nel nostro vivere la città con 37 gradi, in un’overview più ampia sta mettendo in moto un cambiamento. Cambiare però non è sempre un bene.
Quale fenomeno meteorologico porta questo rialzo estremo delle temperature?
In Europa, e in particolare in Italia, le estati sono diventate scottanti per l’anticiclone africano, che a causa della modifica della circolazione atmosferica delle correnti si è posizionato in Europa e si sta spingendo sempre più verso nord.
Cosa è cambiato?
Si tratta di un fenomeno strettamente collegato allo scioglimento dei ghiacciai. Questo ha causato un rallentamento delle grandi ondulazioni e una modifica della circolazione delle grandi masse d’aria nell’atmosfera.
Quali sono le conseguenze?
Queste temperature estreme portano a una riduzione del manto nevoso intensificando le forti piogge e modificando gli habitat di piante e animali, ma non solo: secondo i centri di ricerca più avanzati, uno dei più grandi rischi è l’innalzamento del livello del mare, e l’Italia è una delle aree più a rischio. Se l’aumento si manterrà costante entro la fine del secolo, città come Venezia, Palermo, Ravenna e Cagliari potrebbero scomparire.
Come possiamo intervenire?
Per quanto la Terra ci stia dando dei segnali di rottura, l’uomo sta cercando di sistemare ciò che i suoi antenati hanno distrutto. Per quanto sembri scontato, l’attenzione che la nuova generazione sta ponendo alla sostenibilità è l’atto più magnanimo che possa esserci. Ed è per questo che seguire le iniziative e porre piccoli cambiamenti nel quotidiano di ognuno di noi è fondamentale per ritornare a quelle famosi estati che iniziavano con il suono dell’ultima campanella e non con le vacanze di Natale.