Milano: il primato amaro del caro affitti per studenti e giovani lavoratori

Questa panoramica mette in luce le sfide crescenti del mercato immobiliare italiano, dove il caro affitti continua a rappresentare un ostacolo significativo per molti giovani e studenti

a cura della Redazione

Milano continua a detenere il primato nazionale per i costi degli affitti, confermandosi la città più cara d’Italia per chi cerca una sistemazione. Secondo l’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights, il prezzo medio di una stanza nella capitale economica italiana ha raggiunto i 637 euro al mese. Questo dato evidenzia il crescente divario tra i redditi e i costi abitativi, mettendo a dura prova studenti universitari e giovani lavoratori, che spesso devono sacrificare parte del loro stipendio o borse di studio per coprire le spese per l’affitto.

La situazione non migliora per chi sceglie una stanza doppia. Milano guida la classifica anche in questo caso, con un costo medio di 353 euro al mese. Altre città seguono con distacchi significativi: Roma con 283 euro, Napoli con 271 euro e Bologna con 264 euro. La media nazionale per le stanze doppie è di 266 euro, con un incremento del 7% rispetto all’anno scorso. Questo aumento riflette una crescente pressione sul mercato immobiliare e una domanda in espansione, che è aumentata del 27% rispetto all’anno precedente.

All’interno di Milano, il quartiere più costoso è Garibaldi-Moscova-Porta Nuova, con una media di 747 euro al mese per una stanza singola. Al secondo posto si colloca Porta Romana-Cadore-Montenero con 722 euro al mese, e al terzo Centrale-Repubblica con 720 euro al mese. Nonostante una lieve flessione della domanda a Milano, che è calata dell’1% rispetto all’anno scorso, il mercato rimane altamente competitivo e oneroso.

A Roma, la domanda ha visto un incremento significativo del 62% in 12 mesi. Nella Capitale, i quartieri più costosi per una stanza singola sono Parioli-Flaminio con 647 euro al mese, seguito da Testaccio-Trastevere con 614 euro e da Salario-Trieste con 603 euro.

La domanda ha mostrato un aumento notevole anche in altre città italiane. Venezia ha visto un incremento del 53% rispetto all’anno scorso, Bari ha registrato un impressionante +207%, seguito da Napoli (+185%), Pavia (+180%), Brescia (+160%), Foggia (+124%) e Ferrara (+116%).

Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it, commenta: «I dati della domanda, in costante crescita, dimostrano come quello delle stanze sia sempre un mercato molto redditizio per i proprietari. Da qui la tendenza al rialzo dei prezzi che osserviamo ormai da diversi anni e che non ha ancora terminato la sua corsa, soprattutto nelle città più gettonate che, ad ogni modo, vivono un momento di crescita dei valori in tutto il comparto e non solo in quello dei posti letto. Il boom di ricerche che stanno vivendo le località del Sud, più economiche, e quelle limitrofe a un grande centro come quello di Milano mostra come la domanda si stia spostando verso poli più avvicinabili dal punto di vista della sostenibilità dei costi. Tanti studenti, non potendo più pensare di sostenere la spesa richiesta nelle città più care, optano per atenei comunque di alta qualità ma più vicini alle loro città d’origine o alternativi alle scelte finora più tradizionali».

Questa panoramica mette in luce le sfide crescenti del mercato immobiliare italiano, dove il caro affitti continua a rappresentare un ostacolo significativo per molti giovani e studenti. Con la domanda in aumento e i prezzi che non accennano a diminuire, è evidente che il mercato delle locazioni stia attraversando una fase di trasformazione che richiede attenzione e soluzioni innovative.

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