L’ipotesi delle dimissioni è tornata alla ribalta dopo la pubblicazione di alcune dichiarazioni del Papa, in cui ha ammesso di aver redatto una lettera destinata al Segretario di Stato, firmata poco dopo la sua elezione, per garantire una guida alla Chiesa nel caso in cui un’improvvisa malattia gli impedisse di esercitare il suo ministero. Questo documento, tuttavia, riguarda un’eventualità straordinaria e non una rinuncia volontaria come quella di Benedetto XVI.
Nel corso del tempo, ogni problema di salute di Papa Francesco ha alimentato speculazioni, specialmente dopo il primo ricovero del 2021. Il Papa ha subito un intervento al colon, ha avuto problemi al ginocchio che lo hanno costretto a utilizzare la sedia a rotelle e ha dovuto affrontare più di un’infezione respiratoria. Nonostante questo, il Pontefice ha sempre ripreso la sua attività senza dare segnali di voler lasciare.
Quella delle dimissioni papali è una questione delicata, soprattutto dopo la storica rinuncia di Benedetto XVI nel 2013. Prima di lui, però, Paolo VI e Pio XII avevano già previsto situazioni in cui un Papa potesse essere costretto a farsi da parte per motivi di salute o minacce esterne, come nel caso del presunto piano di Hitler per rapire Pio XII.
Oggi, Francesco continua a guidare la Chiesa senza cedimenti, dimostrando che la sua missione è tutt’altro che conclusa. Le voci continueranno a circolare, ma la realtà è chiara: il Papa resta saldo, e le dimissioni, per ora, restano solo un’ipotesi remota.