Cittadini spaventati da una condizione di povertà
Gli eventi che sono successi e continuano a succedere nel mondo spaventano i cittadini italiani, che si dichiarano malinconici, indignati e impauriti. Gli italiani temono una nuova guerra mondiale, sono spaventati dalle disuguaglianze economiche che faticano ad accettare e dalla povertà che, come rivela il Rapporto Censis, sta colpendo sempre di più le famiglie del nostro Paese.
Dai dati traspare che più del 7,5% del totale delle famiglie italiane vive in condizioni di estrema povertà. Gli italiani sono arrabbiati, addirittura indignati, dall’ingiustizia del gap sociale tra gli strati della popolazione; non tollerano gli eccessi e i guadagni troppo elevati di manager e influencer.
Altre grandi paure: inflazione e violenza
Soprattutto nell’ultimo anno il fenomeno dell’inflazione preoccupa gli italiani; i prezzi continuano a crescere a dismisura. A causa di questo le persone devono risparmiare, lasciando da parte e rinviando gli acquisti effimeri a tempi migliori. Anche le percentuali degli atti di violenza salgono, e non poco, nelle città italiane: violenze sessuali, estorsioni e reati informatici sono ormai all’ordine del giorno, e il cittadino italiano non riesce a sentirsi tranquillo a condurre una vita senza particolari pericoli.
Oltre la rabbia, l’azione
Il popolo è sicuramente bravo a lamentarsi, ma spesso e volentieri non si dimostra proattivo. Gli italiani vogliono vivere tranquilli, sereni, in pace con se stessi ma rimanendo passivi, senza mettersi in azione concretamente per costruire un futuro migliore. Questo diventa un problema: senza sacrifici, senza determinazione e buona volontà si è destinati a lasciar correre le cose così come sono, non potendo sperare in un futuro migliore.