Vinitaly 2022
Dopo due anni di stop a causa della pandemia, torna in presenza la più grande manifestazione dedicata al vino. La fiera, che è alla sua 54esima edizione, si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile con 4.400 aziende provenienti da tutta Italia e 700 top buyer da 50 paesi.
Obiettivo principale di questa edizione sarà riconquistare il mercato estero, in particolar modo Canada e Stati Uniti, dove i consumatori di vino Made in Italy sono diminuiti di 12 milioni. La preoccupazione deriva principalmente dai giovani che al posto dello spumante bevono tequila e al vino rosso preferiscono gli hard seltzer, bibite fruttate con un basso grado alcolico. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, «negli ultimi tre anni gli Usa hanno perso 12 milioni di consumatori regolari di vino (passati da 84 a 72 milioni). Quasi la metà dei wine lovers sono concentrati nella fascia più anziana – quella deiBaby Boomers(oltre 57 anni). Ad abbandonare il calice di vino sono i più giovani (tra 21 e 41 anni), artefici di una emorragia di 11 milioni di consumatori. La fascia a cavallo tra Gen Z e Millennials, pur rappresentando quasi la metà della popolazione, vale solo il 28% della platea dei regular wine drinker».
A quanto pare i giovani americani non sono più affascinati come prima dal vino italiano. Le foto del re del basket LeBron James con una bottiglia di Brunello o le canzoni del 2015 di Jay-Z che elogiano il Moscato, non impressionano più i giovani. C’è dunque bisogno di trovare una nuova spinta generazionale agli acquisti. Per questo Vinitaly ha riaperto le sue porte all’America con OperaWine, l’evento con le 130 migliori cantine d’Italia organizzato con Wine Spectator, la rivista più autorevole del settore.
Il vino resta indubbiamente un simbolo dello stile di vita italiano e mediterraneo che attrae da sempre star mondiali ed estimatori del buon vino. È necessario, però, mettere in atto strategie vincenti per mantenere gli attuali consumatori e conquistarsene di nuovi per garantire numeri da record. Il vino italiano dovrà sicuramente investire in nuovi prodotti, nel marketing diretto e in nuovi contatti con gli operatori del mercato. Vinitaly costituisce, dunque, un ruolo fondamentale per il fatturato italiano grazie all’impegno di 310mila aziende agricole con una sempre maggiore attenzione alla qualità, alla storia del vino e ai legami con i territori che spingono italiani e stranieri alla scoperta di nuove cantine e aziende.