Un documentario poetico, unico nel suo genere, che apre le porte di un mondo straordinario: l’arte della creazione di fragranze di maison Dior
Il film è dedicato al misterioso uomo che si cela dietro alla nascita di ogni profumo Dior: François Demachy, il profumiere della maison francese, uno dei più grandi nasi a livello mondiale. I registi del docu-film, Arthur de Kersauson e Clément Beauvais, hanno seguito per 2 anni il suo lavoro, cercando di entrare con grazia e naturalezza nel mondo segreto di questa affascinante professione.
I grandi profumi hanno un’anima
Grazie al documentario scopriamo che il processo di creazione di un profumo è un’esperienza complessa, fatta di ispirazione, di saper fare tramandato nel tempo, di materie prime eccezionali, di continua ricerca della combinazione perfetta.
François Demachy ci accompagna nel suo mondo, nel suo viaggio di creazione, che negli anni ha dato alla luce fragranze di successo come Miss Dior e Sauvage. Viaggio creativo, ma anche viaggio nel vero senso del termine. La creazione di un profumo infatti, parte dalla scelta delle migliori materie prime, che Dior seleziona con cura da ogni angolo del globo. Dalle rose di maggio di Grasse al bergamotto di Calabria, passando per il patchouli indiano e il legno di sandalo dello Sri Lanka.
NOSE ci porta alla scoperta di piccole realtà produttive e di regioni uniche, che conservano preziose tecniche artigianali e conoscenze legate alla tradizione. Ecco che attraverso le voci dei produttori locali capiamo l’enorme importanza dei legami umani, fondati su un desiderio comune: dare vita a qualcosa di bello attraverso un profumo.
Grasse: dove tutto ha inizio
La cittadina francese di Grasse, nel cuore della Provenza, è il luogo dove i profumi Dior affondano le loro radici. Non solo perché Christian Dior negli anni ‘50 si stabilì a “Château de La Colle Noire”, dove iniziò a coltivare interi campi di rose e gelsomini. Anche perché è proprio a Grasse, presso la dimora Les Fontaines Parfumées, che François Demachy ha il suo laboratorio creativo, dove sogna e compone le fragranze del futuro.
Il legame con Grasse per François è più forte che mai. È proprio qui che lui è cresciuto, qui è diventato parfumeur, vivendo tra i campi di fiori e assorbendo per osmosi il patrimonio immenso dell’arte profumiera che la cittadina custodisce.
La ricerca della combinazione perfetta
Viene quasi naturale il paragone con la musica, che ritorna più volte nel documentario. Creare una fragranza persistente è come comporre una sinfonia. Le possibilità e le combinazioni che si possono ottenere con i vari ingredienti sono infinite, e così è anche per le note di una canzone. Quello che conta è trovare l’equilibrio perfetto.
Dior riesce ad affascinarci creando una storia che ci fa entrare ancora di più nell’immaginario della maison e ci fa desiderare di vivere attraverso i suoi profumi un’esperienza unica. Dopo la visione del film siamo tutti convinti: “vendere un profumo è vendere un sogno”.
di Alessia Costi