Orchidee Imperial Black è un prodotto della linea di skin care già conosciuto e appartenente al mondo Guerlain dal 2016. Da quest’anno la Maison ha voluto aggiungere a questa particolare collezione una Limited Edition: la Orchidée Impériale Black, Kintsugi.
Una crema pregiata all’estratto di orchidea nera
Questo nuovo tassello, che arricchisce la collezione già esistente della maison Guerlain, consiste nel trattamento perfetto per completare la propria beauty routine quotidiana per combattere i segni del passare del tempo sul proprio viso. Orchidée Impériale Black Kintsugi è infatti una crema molto pregiata, in quanto utilizza l’estratto di orchidea nera, un fiore le cui particolarità risiedono nel vivere in un habitat completamente buio e di fiorire per sole tre settimane all’anno. Queste rare specialità permettono all’orchidea nera di sviluppare caratteristiche uniche che le conferiscono uno straordinario potere nel creare autodifesa e immunità alla pelle contro il passare del tempo.
Un prodotto raro che unisce l’arte Giapponese e la skin care quotidiana
Questa Limited Edition creata da Guerlain si ispira inoltre all’arte Giapponese, conosciuta con il nome di Kintsugi, che mira a riparare con un tocco d’oro vasi e ampolle rotti così da non doverli buttare, bensì riutilizzare dandogli nuova vita, valorizzandoli e rendendoli ancora più pregiati. Secondo questa tradizione, il prodotto della Limited Edition di Orchidée Impériale Black Cream viene reso ancora più prezioso dall’ampolla che lo contiene; realizzata interamente a mano da artigiani professionisti della Bernardaud House, unisce la precisa tecnica francese all’arte Giapponese, per un risultato lussuoso, di classe ed estremamente unico.
Un prodotto che una volta provato diventerà essenziale ed entrerà inevitabilmente a far parte della beauty routine quotidiana firmata Guerlain di qualsiasi persona. Inoltre, se in questi giorni (e in vista del sempre più vicino Natale) dovrete pensare ad un regalo speciale, di sicuro questa Limited Edition è la scelta perfetta.
di Martina Girola