Nei panni di Elvis Presley in Priscilla
Presentata in concorso all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 3 novembre 2023, è arrivata anche in Italia (dal 27 marzo) Priscilla, la nona opera da regista di Sofia Coppola.
Il film si basa sul libro di memorie scritto da Priscilla Presley insieme a Sandra Harmon dal titolo Elvis and Me (1985); la storia parte dal loro incontro nel 1959 in Germania. Elvis sta facendo il servizio militare, lei è la giovanissima figlia di un ufficiale (i due hanno dieci anni di differenza, rispettivamente ventiquattro e quattordici anni). Il cantante riesce poi a convincere la famiglia di Priscilla a lasciarla andare negli Stati Uniti e a vivere con lui e suo padre Vernon (che diviene una specie di tutore legale per la ragazza ancora minorenne) nella famosa residenza di Graceland a Memphis. I due si sposano nel 1967 e l’anno seguente nasce la loro unica figlia, Lisa Marie, ma i continui tradimenti di Elvis portano presto la loro relazione al capolinea.
Veste i panni di Priscilla, Cailee Spaeny, che si è aggiudicata la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile all’ultima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Nel ruolo, invece, del re del rock’n’roll, Jacob Elordi, che interpreta un Elvis cupo, un vero e proprio burattinaio con la mente e l’aspetto della compagna.
Finite anche le riprese di una nuova miniserie
Nel futuro dell’attore di Euphoria e Saltburn, c’è ora una nuova serie tv, anch’essa basata su un romanzo. Si tratta di The Narrow Road to the Deep North di Richard Flanagan, vincitore del Booker Prize nel 2014.
Nella miniserie, divisa in cinque parti, seguiamo la vita di un medico australiano, Dorrigo Evans, tormentato dai ricordi di una storia d’amore con la moglie di suo zio, oltre che dall’esperienza di prigioniero di guerra durante la costruzione della Ferrovia della Birmania, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Divenuto in seguito famoso come veterano, non riesce a godersi il suo status di persona pubblica, sentendosi colpevole e un fallito.
Non c’è dubbio che Jacob Elordi stia cercando di acquisire ruoli sempre più seri e adulti, un modo forse per dimostrare che, oltre a un fascino da bad boy, c’è qualcosa di più.