L’attore torna dopo ventisette anni dietro la telecamera
È nei cinema italiani da giovedì 21 novembre (nelle sale internazionali lo sarà dal 5 dicembre): Modì – Tre giorni sulle ali della follia (titolo originale, Modì: Three Days on the Wing of Madness) diretto da Johnny Depp, nei panni del regista di un lungometraggio dopo Il coraggioso (1997).
Il biopic è ambientato a Parigi nel 1916, in piena Prima Guerra Mondiale, dove l’artista Amedeo Modigliani vive alla giornata cercando di vendere i suoi quadri, non davvero apprezzati in quanto ritenuti troppo tristi, e realizzando ritratti su commissione. Beve molto, scappa dalla polizia e si aggira per la città con gli amici pittori Maurice Utrillo e Chaïm Soutine; grazie a piatti dell’amica Rosalia Tobia, si ristora. Nessuno riesce a fargli guadagnare davvero, né la giornalista Beatrice Hastings, con cui ha una difficile relazione amorosa, né il mercante e amico Léopold Zborowski. Inoltre, inizia a mostrare i primi sintomi della meningite tubercolare, di cui poi morirà quattro anni dopo. Quasi pronto a far le valigie per tornare nella sua città natale, Livorno, Zborowski convince Modigliani a restare ancora qualche giorno in quanto un agiato collezionista, Maurice Gangnat, sta arrivando da Nizza per valutare le sue opere.
Nel cast, Riccardo Scamarcio nei panni di Modì, Al Pacino in quelli di Maurice Gangnat, Bruno Gouery come Maurice Utrillo e Luisa Ranieri nel ruolo di Rosalia ‘Rosalie’ Tobia.
Un film su un artista selvaggio, come il suo regista
La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale prima alla 71esima edizione del Festival internazionale del cinema di San Sebastián (Spagna) il 24 settembre e poi un mese dopo alla Festa del Cinema di Roma; proprio durante questa manifestazione Johnny Depp ha ricevuto il Premio alla Carriera.
È sicuramente un progetto ambizioso, un adattamento della pièce Modigliani: A Play in Three Acts di Denis McIntyre, in cui il regista ha mescolato stili e generi diversi; forse per rappresentare al meglio la confusione che ha attraversato la vita di Amedeo Modigliani. Ma anche la propria. Johnny Depp ha infatti dichiarato che trova grandi somiglianze non solo con il personaggio che ha portato sul grande schermo, ma anche e soprattutto con il vero Modì, uno che non ha mai ricercato il successo o non è sceso a compromessi per ottenerlo.
Insomma un film che non rientra in un canone, non lo si può rinchiudere in una gabbia dandogli un solo aggettivo, anche se quello che sembra rispecchiarlo maggiormente è selvaggio; un’opera controcorrente su un personaggio non convenzionale diretto da un regista fuori dagli schemi.