La carriera: dagli esordi ai progetti futuri
Guardando Kasia Smutniak è impossibile non rimanere ammaliati dalla sua bellezza. Ed è proprio grazie a essa che l‘attrice di origine polacca, naturalizzata italiana, si è fatta notare al principio. Inizia giovanissima a lavorare come modella, girando per il mondo; nel 1998 si trasferisce in Italia e due anni più tardi esordisce come attrice con “Al momento giusto” di Giorgio Panariello. Seguono “Radio West”, “Ora e per sempre”, “Nelle tue mani”, con cui nel 2008 vince il Globo d’oro alla miglior attrice rivelazione dell’anno, “Caos Calmo” e molti altri.
Non solo cinema; “Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu”, “In Treatment” e il recente “Diavoli” sono alcuni esempi dei lavori per la tv in cui Kasia Smutniak ha recitato. Ed è sempre qui che la troveremo a breve; uscirà, infatti, a maggio la serie “Domina”, un drama epico, che racconta la storia dell’Antica Roma da un punto di vista femminile: l’attrice interpreterà Livia Drusilla, terza moglie di Gaio Cesare Augusto (noto come Ottaviano), primo imperatore romano.
Scorre in parallelo la carriera cinematografica; si parla ancora del grande successo di “Perfetti Sconosciuti” (2016), a cui sono seguiti, ad esempio, “Made in Italy” e “Loro”, ed è di questi giorni l’annuncio della fine delle riprese di “Pantafa”, il nuovo film horror di Emanuele Scaringi, ispirato a una leggenda abbruzzese-marchigiana, che avrà come protagonista proprio la Smutniak. Un altro annuncio riguarda il romanzo di Sandro Veronesi “Il colibrì”, vincitore del Premio Strega 2020, che diverrà un film. Nel cast confermati Pierfrancesco Favino, Nanni Moretti e Kasia Smutniak.
In prima linea per i diritti delle donne
Kasia Smutniak, però, non ha mai dimenticato le proprie origini. Proprio sul finire del 2020, infatti, ha mandato un messaggio attraverso Instagram a Jaroslaw Kaczynski, presidente del partito di destra Diritto e Giustizia, di ispirazione conservatrice ed ex Primo Ministro polacco: una foto con il dito medio alzato contro la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare incostituzionale l’articolo della legge sull’aborto che lo consente nel caso di gravi malformazioni del feto, permettendolo solo se conseguente a una violenza sessuale. Ovviamente tale provvedimento ha scatenato manifestazioni di piazza.
Lo scorso 8 marzo, poi, ha augurato “buona lotta a tutte le donne, uomini e gli esseri straordinari che non hanno voglia di definirsi né uno né altro. Oggi si festeggia quello che siamo. Senza scordarsi mai del passato, del presente e soprattutto del futuro”. Il buon auspicio per una battaglia contro le ingiustizie, dolce ma costante.
Ecco, dunque, Kasia Smutniak: non solo la bella e talentuosa attrice che il mondo conosce e apprezza, ma una donna e una guerriera pronta ad affrontare di petto quello che, in un mondo di uomini, proprio non va.
di Maria Giulia Gatti