Dal declino a “The Whale”
Dopo il grande successo negli anni Novanta e Duemila, Brendan Fraser sembrava essere uscito dalle scene; non aveva smesso di lavorare completamente, ma il suo volto appariva sempre meno spesso, in piccole parti o produzioni che, poi, non vedevano la luce (“Batgirl”). Un grande cambiamento dopo la fama dovuta alla saga de “La mummia”.
Poi, a settembre 2022, viene presentato alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia “The Whale”, film diretto da Darren Aronofsky, con Fraser come interprete principale. La critica lo elogia e l’attore viene candidato ai Golden Globe e agli Oscar 2023, di cui si sapranno i vincitori il prossimo 12 marzo.
Nella pellicola, Brendan Fraser è Charlie, un professore universitario che pesa oltre 250 chili, recluso in casa: insegna, infatti, online. L’unico contatto con l’esterno è Liz, amica e infermiera. Ma le condizioni di Charlie peggiorano dopo un grave malore; realizzando di essere di avere poco tempo ancora da vivere decide di riallacciare i rapporti con la figlia Ellie, nel tentativo di riconquistarne l’affetto.
Si tratta dell’adattamento dell’omonima opera teatrale di Samuel D. Hunter; un dramma psicologico, in cui l’attore riesce ad arrivare al pubblico con il suo grande livello di empatia.
“The Whale”: un’esperienza emotiva totale
Critica e pubblico sono d’accordo: “The Whale” è un film che emoziona; non solo perché si crea un legame con il protagonista, ma perché questo è interpretato proprio da Brendan Fraser, l’attore perfetto per il regista Aronofsky, che ha ammesso di averci messo dieci anni per trovare il giusto Charlie.
Fraser e il suo personaggio sono, in fondo, simili: i problemi fisici (l’attore ha, infatti, dichiarato di aver sottoposto il proprio corpo a trasformazioni devastanti per interpretare i film d’azione che l’hanno reso celebre); il senso di sconforto, l’abbandono da parte dell’industria cinematografica, che ora lo riaccoglie con entusiasmo. Un interprete ideale, dunque, perché dimostra di aver conosciuto, come Charlie, i luoghi oscuri dell’animo umano.
Il film esce nelle sale italiane il 23 febbraio; ha ricevuto tre candidature agli Oscar: per il miglior attore a Brendan Fraser, per la miglior attrice non protagonista a Hong Chau e per il miglior trucco e acconciatura.
In attesa, però, di scoprire chi sarà l’attore premiato (nella stessa categoria c’è anche Colin Farrell), non c’è dubbio che Brendan Fraser sia il vincitore di questa storia.