A Venezia 80 con “Maestro”
È in concorso alla 80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il nuovo film di Bradley Cooper. Il biopic, dal titolo “Maestro”, si concentra sulla relazione tra il compositore americano Leonard Bernstein e la moglie Felicia Montealegre.
Il cast vanta nomi noti, quali lo stesso Cooper nel ruolo del protagonista, Carey Mulligan nei panni di Felicia, Matt Bomer, Sarah Silverman, Josh Hamilton, Scott Ellis, Gideon Glick, Sam Nivola, Alexa Swinton, Miriam Shor e Maya Hawke; quest’ultima interpreta la figlia maggiore della coppia, Jamie Bernstein. Tra i produttori del film, anche Martin Scorsese e Steven Spielberg.
Il primo film con mamma Uma e molto altro
Maya Hawke si fa notare al grande pubblico con il ruolo di Robin Buckley dalla terza stagione di “Stranger Things”, la fortunata serie Netflix, che ha proclamato il successo di tanti giovani attori. E così si scopre che l’attrice è figlia d’arte e difficile non notare, in effetti, la somiglianza con la madre. Maya è infatti figlia di Uma Thurman e Ethan Hawke. E proprio con la mamma ha girato il loro primo film insieme, “The Kill Room”, dark comedy diretta da Nicol Paone.
La trama vede intrecciarsi il mondo dell’arte con la malavita, seguendo le vicende della gallerista Patrice Capullo (Uma Thurman), il sicario Reggie Pitt (Joe Manganiello) e il capo di Reggie, Gordon Davis (Samuel L. Jackson). Nel frattempo, il pubblico d’interesse vuole scoprire l’identità del misterioso artista che si fa chiamare “The Bagman”, e tra questi c’è Grace/Maya Hawke. Il film uscirà il 28 settembre negli Stati Uniti. In quei giorni inoltre sarà rilasciato il secondo album dell’artista, che parallelamente è anche una musicista. Il titolo è “Moss” ed è stato anticipato dall’uscita del singolo “Thérèse”.
E per quanto riguarda “Stranger Things”? Il set per il momento è fermo a causa dello sciopero degli sceneggiatori e attori di Hollywood, ma l’attrice ha dichiarato che le piacerebbe una storia d’amore del suo personaggio, anche se non vorrebbe diventasse la ragione d’esistere di Robin.
Attendiamo, dunque, di vederla sfilare sul red carpet del Lido, sicuri che non deluderà con il suo stile; basti pensare alla cuffietta sfoggiata a New York alcuni mesi fa per la prima di “Asteroid City”.