Davanti e dietro la cinepresa
Non chiamatela solo attrice. Certo, Natalie Portman ha iniziato giovanissima a recitare, quando nel 1994 affianca Jean Reno in “Léon” di Luc Besson. Studia danza e recitazione, lavora come modella, ma non rinuncia a studiare e conclude così il suo percorso laureandosi in Psicologia ad Harvard. In parallelo alla scuola, continua a lavorare sporadicamente nello spettacolo; il successo arriva alla fine degli anni Novanta, quando viene scelta per interpretare Padmé Amidala in “Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma”, prima parte della trilogia prequel di “Star Wars – Guerre Stellari”.
Nel 2004 recita in “Closer”, con cui ottiene il Golden Globe come Migliore Attrice non protagonista. Seguono altri ruoli importanti in altrettanti film, come “V per Vendetta”, “L’altra donna del re”, “New York, I Love You”. Nel 2010 entra nell’universo Marvel con il ruolo di Jane Foster in “Thor” (a cui seguirà, alcuni anni dopo, “Thor: The Dark World”); nello stesso anno, Natalie Portman è la protagonista de “Il cigno nero”, con cui vince il Premio Oscar come Migliore Attrice. Altre pellicole, altri successi. Nel 2015 dirige “Sognare è vivere”, film scritto e interpretato sempre dalla Portman, al suo debutto come regista, e presentato fuori concorso al Festival di Cannes.
Irrefrenabile estro
La carriera nel cinema sembra non volersi arrestare; solo alcuni anni fa Natalie Portman interpreta “Jackie” nei giorni che sono seguiti all’essere diventata la vedova Kennedy, a cui segue “Song to Song” e ancora “Lucy in the Sky”. Riappare nel 2019 nei panni di Jane Foster in un piccolo cameo di “Avengers: Endgame” e proprio in questo ruolo la vedremo il prossimo anno, quando è prevista l’uscita di un nuovo capitolo Marvel sul dio del tuono, “Thor: Love and Thunder”.
Annunciato anche il suo debutto in tv; sarà infatti al fianco di Lupita Nyong’o in “Lady in the lake”, nuovo progetto Apple, adattamento dell’omonimo libro di Laura Lippman: sullo sfondo di una Baltimora degli anni ’60, due donne e le proprie storie si incontrano a causa di un omicidio. E a proposito di nuovi inizi, l’attrice ha dato alle stampe “Fables”, una raccolta di tre celebri favole riscritte in modo da eliminare gli stereotipi di genere.
Natalie Portman l’attrice, la sceneggiatrice, la regista, la produttrice, la scrittrice. Attivista, poliglotta, poliedrica. Una vera Artista.
di Maria Giulia Gatti