Al cinema dal 27 febbraio
Anche se è già stato presentato in anteprima il 14 febbraio in alcuni cinema in occasione, quindi di San Valentino, “Bridget Jones – Un amore di ragazzo” (titolo originale “Bridget Jones: Mad About the Boy”) esce in Italia giovedì 27 febbraio. Si tratta del quarto capitolo della saga cinematografica di Bridget Jones, iniziata nel 2001 con “Il diario di Bridget Jones” e proseguita con “Che pasticcio, Bridget Jones!” e “Bridget Jones’s Baby” del 2016.
Un nuovo regista per la pellicola, Michael Morris, ma sempre la solita Bridget, goffa e irresistibile, nata dalla penna di Helen Fielding, il cui volto sullo schermo è rappresentato da Renée Zellweger. Un grande assente, però, c’è. Non è uno spoiler, dato che si intuisce già dal trailer, ma l’adorabile e affascinante Mark Darcy non c’è più. Nella vita di Bridget ci sono due figli, ma per lei ora è tempo di ricominciare a cercare anche una nuova relazione e – chissà – un nuovo amore.
Nel cast, oltre a Hugh Grant, che torna nei panni di Daniel Cleaver, ed Emma Thompson, in quelli della dottoressa Rawlings, Chiwetel Ejiofor (“12 anni schiavo”) nel ruolo del sig. Wallaker e Leo Woodall (“The White Lotus”) che interpreta Roxster; i due sono i nuovi pretendenti al cuore di Bridget.
Renée Zellweger: che fine aveva fatto?
E mentre l’attrice statunitense dichiara di sperare che “si realizzi ancora un altro capitolo”, non resta che rivedere che cosa ha fatto in questi anni Renée Zellweger.
Dopo “Judy” del 2019, per cui aveva vinto Golden Globe e Premio Oscar come Migliore attrice, l’anno seguente, aveva partecipato alla registrazione di “Rufus Does Judy at Capitol Studios”, un album con una performance videoregistrata, a cui solo a lei è stato concesso di assistere. Il cantante Rufus Wainwright ha infatti ricreato l’album live di Judy Garland dal titolo “Judy at Carnegie Hall”.
Nel frattempo ha lavorato anche in televisione, nello show Netflix “What/If” che, nonostante la sua ottima interpretazione, non ha conquistato il pubblico.
Nel 2022 è poi arrivata anche la miniserie “The Thing About Pam”, prodotta e distribuita dalla NBC e in Italia arrivata solo attraverso il canale Top Crime. Lo show narra i fatti legati all’omicidio di Betsy Faria nel 2011 e il processo a Pam Hupp; si basa sul reportage di NBC e il podcast dal titolo, appunto, “The Thing About Pam”.
Chissà, dunque, se Renée Zellweger si prenderà ancora una pausa dopo questo nuovo film o la vedremo presto sul piccolo e grande schermo. Ma una cosa è certa: nessuno potrà mai separare il suo volto da quello di Bridget Jones.
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