Una nuova docuserie sulla sua carriera
Sarà disponibile dall’8 novembre una serie dedicata a Robbie Williams in quattro episodi; il documentario ripercorre la vita dell’ex Take That e la sua carriera. Venticinque anni da solista, trenta dagli esordi con la boy band che l’ha reso celebre: la miniserie mostra, attraverso centinaia di ore di filmati, il cantante nei suoi momenti pubblici, ma anche in quelli più intimi. Una vera e propria esplorazione della star, che ha collezionato tanti successi, ma pure battute di arresto e cadute, dovute anche alla dipendenza.
Robbie Williams si racconta a partire dall’esordio con i Take That e il conseguente allontanamento dal gruppo, le discussioni e il sentimento di tradimento, che ha avvertito in quel momento. Poi il debutto da solista nel 1996, i momenti d’oro e l’incontro con Ayda Field, divenuta sua moglie con cui ha avuto i quattro figli, che hanno partecipato al documentario.
Un anno dopo “XXV”
La docuserie di Robbie Williams, che prende il suo nome, arriva poco più di un anno dopo l’uscita dell’ultimo album “XXV”, una raccolta di canzoni nelle versioni ri-registrate e orchestrate; i brani sono stati rielaborati da Jules Buckley, Guy Chambers e Steve Sidwell con la Metropole Orkest. Si tratta di pezzi storici come “Come Undone”, “Millennium”, “Angels” e “Kids” (insieme, come nel 2000, a Kylie Minogue) oltre a un inedito, “Lost”, che ha anticipato di un mese l’uscita della raccolta.
Il cantante è stato anche ospite, in collegamento, dell’ultima puntata per quest’anno del late show “Stasera c’è Cattelan”; non è la prima volta che Alessandro Cattelan accoglie nel suo programma il cantante inglese, di cui è molto fan. L’ultima volta, infatti, è stata nel 2017 a “E poi c’è Cattelan”, lo show serale che dal 2014 al 2020 è andato in onda su Sky.
Un Robbie Williams senza regole: ecco quello che il pubblico deve aspettarsi dalla miniserie, secondo quanto il cantante ha dichiarato a un programma radiofonico neozelandese. Ha, infatti, definito il documentario “pieno di sesso, droga e malattie mentali”; dunque, Robbie Williams, senza vergogna, ha deciso di presentarsi ai suoi fan in maniera profonda, come a dimostrare che anche quando tutto sembra perduto, c’è ancora la possibilità di essere ritrovato.