Protagonista e produttore di “The Crowded Room”
Disponibile da venerdì 9 giugno su Apple TV+ con i primi tre episodi, “The Crowded Room” è la serie ideata da Akiva Goldsman, basata sul romanzo “Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes. Il protagonista, interpretato da Tom Holland, al suo primo ruolo di rilievo sul piccolo schermo, è Danny Sullivan, che nel 1979 viene arrestato dopo un attentato a New York; a interrogarlo, la detective Rya Goodwin (Amanda Seyfried), che inizierà a far affiorare i suoi ricordi legati al passato.
Il personaggio di Sullivan è ispirato al criminale Billy Milligan, noto come “the campus rapist”, passato alla storia per essere stato riconosciuto colpevole, ma assolto per essere affetto da disturbo dissociativo dell’identità; l’uomo aveva 24 personalità differenti. Nel cast anche Emmy Rossum (“Shameless”), Sasha Lane (“Loki”) e Will Chase (“Nashville”).
Tom Holland, che ha anche co-prodotto la serie, si è detto particolarmente provato dalla realizzazione di “The Crowded Room”; ha, infatti, dichiarato: “ora mi prendo un anno di pausa, proprio perché questa serie è stata molto difficile”. E nonostante sia convinto che un lavoro duro sia un buon lavoro e che si sia divertito nel realizzarla, ammette che la serie lo abbia spezzato.
Il futuro – incerto – di Spider-Man
Ma i fan dell’attore inglese attendono con ansia Spider-Man 4: quale sarà il futuro del supereroe della MCU? In questi giorni la produttrice Amy Pascal ha confermato che il film è ancora in lavorazione, ma al momento in pausa; la causa sarebbe da ricercare nello sciopero degli sceneggiatori, che colpirà anche molte serie della prossima stagione televisiva. L’attore ha confermato di aver presenziato ad alcune riunioni, ma che queste sono state sospese proprio per essere solidali con gli autori di Hollywood.
Holland ha anche dichiarato, però, che continuerebbe con il personaggio di Spider-Man solo se il progetto futuro fosse all’altezza di “Spider-Man: No Way Home”. Dunque, non resta che aspettare come si evolverà lo sciopero e i desideri dell’attore, sperando che la pausa che voglia prendersi dal set duri molto meno di un anno.