Un nuovo biopic per Elio Germano

Elio Germano spicca nei panni di Enrico Berlinguer nel film di Andrea Segre, che racconta la vita del segretario generale del Partito Comunista Italiano

di Maria Giulia Gatti

Nei panni di Enrico Berlinguer

È nei cinema dal 31 ottobre, Berlinguer – La grande ambizione, film di Andrea Segre, che racconta la vita del segretario generale del Partito Comunista Italiano, non solo quella politica. Enrico Berlinguer, interpretato da Elio Germano, è stato segretario dal 1972 alla morte, avvenuta nel 1984, a causa di un ictus che lo colpì durante un comizio in piazza della Frutta a Padova, ma la pellicola si focalizza sul periodo che va dal 1973 al 1978, ovvero alla morte di Aldo Moro, che anche segnò la fine del ‘compromesso storico’ tra Democrazia Cristiana e PCI. 

Nel cast, oltre all’attore romano, anche Paolo Pierobon (Esterno notte) nel ruolo di Giulio Andreotti, Roberto Citran (Diabolik) in quello di Aldo Moro, Elena Radonicich (1994) nei panni della moglie del segretario, Letizia Laurenti, Fabrizia Sacchi (Suspiria) come Nilde Iotti, divenuta poi la prima donna presidente delle Camera dei Deputati, Paolo Calabresi (Boris), Andrea Pennacchi (Il Divin Codino), Giorgio Tirabassi (Freaks Out), Francesco Acquaroli (Suburra – la serie).

La pellicola ha inaugurato la Festa del Cinema di Roma 2024, essendo il film d’apertura; durante il festival cinematografico Elio Germano ha ricevuto il Premio Vittorio Gassman al miglior attore.

Una grande – e difficile – interpretazione 

Non sorprende che Elio Germano abbia ricevuto buone critiche e anche un premio per questa sua interpretazione; non solo perché si tratta di un grande attore, che propone, come a pochi riesce senza farli diventare una caricatura, personaggi reali ben costruiti. È proprio questo suo Enrico Berlinguer che sembra ricamato perfettamente sulla sua persona, o forse sarebbe meglio dire il contrario.

Non nel suo modo di parlare (Berlinguer era sardo, Germano romano) e solo vagamente nella fisicità, ma proprio perché sa riportare in vita quel senso di politica che dopo quell’epoca sembra essere gradualmente scomparsa. Enrico Berlinguer era un politico apprezzato non solo dai suoi colleghi di partito, ma anche dagli avversari e da chi non si sentiva vicino alle sue idee. Un uomo elegante e quasi pudico. 

Ed Elio Germano, che in quanto a interpretazioni elevate non è proprio un novizio (basti pensare alla penultima performance su grande schermo, un personaggio particolarmente ispirato a Matteo Messina Denaro, in Iddu – L’ultimo padrino di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza), ce ne regala nuovamente una di grande spessore.

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