Non c’è primavera senza sole, vento mite e alberi in fiore, e non c’è Aprile senza Design. Protagonista indiscusso di tutto il mese, soprattutto nella capitale meneghina, pronta più che mai ad accogliere tutti gli eventi e le esposizioni che ha in serbo la Milano Design Week, già carica ad invadere con i suoi distretti la città con il suo spirito di innovazione e di avanguardia, strizzando quest’anno più che mai l’occhio alla sostenibilità. Il calendario è fittissimo, e Gilt, nel nuovo numero, è pronto a svelarvi news ed esclusive attraverso focus specifici sulle diverse manifestazioni e una panoramica generale con un elenco dettagliato di cosa poter visitare nei vari distretti sparsi per Milano.
Un’ode, dunque, al Design, che incorona in copertina il suo re indiscusso: Philippe Starck. Francese, classe 1949, nato nella ricca banlieu occidentale di Parigi e formatosi nella capitale francese presso la Ecole Nissim de Camondoa, a partire dagli anni ’80 si afferma come il primissimo star-designer nella storia della sua professione, conquistando un posto nell’Olimpo del design. Basti pensare a una delle sue (tante) invenzioni: il concetto di “nondesign”. Nella sua professione è sempre mosso da due valori cardine, amore e desiderio, ben conditi da una visione inclusiva e ottimista. “Dobbiamo sostituire la bellezza, che è un concetto culturale, con la bontà, che è un concetto umanista”, per citare le sue parole. Nella sezione Interviews, Starck si racconta in un flusso di pensieri che spaziano dal design al concetto di sostenibilità applicato anche al suo settore.
Ad abbracciare la Milano Design Week, immancabile è la moda. Nella sfera del Fashion, infatti, andremo ad occuparci di tutti gli eventi e le presentazioni che si terranno nel corso della settimana più creativa dell’anno. Appaiono all’appello nomi illustri del fashion system: Dior, Karl Lagerfeld, Missoni, Giorgio Armani, Gucci, Max Mara, Elie Saab, per citarne alcuni, pronti a rivelarci le loro nuovissime collezioni home, alcuni dei quali facendo un vero e proprio, nonché primissimo, debutto.
Non resta che aprire la mente lasciandoci irradiare dall’accecante bagliore dell’estro creativo, perché come ben voleva ricordarci il grafico e designer italiano Massimo Vignelli: “La funzione del design è di disegnare delle cose che durano sempre, non effimere. Quando qualcosa è effimero vale per quel che vale: niente”.