La banshee: un’inquietante musa ispiratrice
Prende ispirazione dalla sua madrepatria lo stilista irlandese Sean McGirr, utilizzando come musa per le sue creazioni La Banshee, ossia la donna delle fate. La sua aurea è potente e inquietante come il grido per cui la si riconosce, ed è proprio a questo mito che si rifanno gli abiti cupi e scuri della collezione SS25.
Lo stilista mette in gioco la sua sfera personale, non solo ispirandosi a una leggenda facente parte della sua infanzia, ma avendo il coraggio di portare avanti in maniera coerente gli input passati in chiavi diverse. Sfilano quindi su una passerella metallica avvolta da fumo, cappotti e blazer drappeggiati, lunghi abiti bianchi trasparenti, sontuosi colletti geometrici e vertiginosi plateau.
I colori restano cupi, troviamo accenni di colore solamente su qualche abito, ma per il resto lo show vuole mantenere uno sguardo ombroso. Ad accompagnare ogni outfit, borse oversize e accessori stravaganti come pettini con frange in strass. I capi sono semplici ma incontriamo comunque graziose lavorazioni come ricami con pietre preziose, borchie, oppure elementi artigianali di spicco come corsetti e coordinati sartoriali.
Si può guardare un capo con occhi diversi?
Alexander McQueen colpisce ancora una volta per la sua stravaganza, lasciandoci ammaliati dal tema di un’eleganza distorta: come donare ai classici capi nel nostro guardaroba un tocco intrigante. L’esperienza di McGirr tra Burberry e JW Anderson ci dà prova di quanto la sua versatilità e originalità siano elementi imprescindibili per rappresentare la voce di un brand che come McQueen non avrà mai un’età.