Alla Milano Fashion Week spicca The Attico, una delle realtà emergenti della nuova moda italiana. Influencer, designer, fashion blogger o it-girl. Chiamatele come volete, ma la coppia formata da Giorgia Tordini e la collega-amica Gilda Ambrosio sembra non fermarsi mai. Da due anni il marchio è in continua crescita, oltrepassando i confini fino ad arrivare alla Fifth Avenue di New York. Attico è composto da pezzi distintivi, un ritorno al passato in cui regnava la decadenza. Un marchio che reinventa l’opulenza del classico vestiario. Ogni pezzo gronda di dettagli artigianali, ricchi colori e materiali pregiati.
Il set
Durante la Milano Fashion Week si è tenuta la presentazione della collezione Primavera/Estate 2019. Attico ha allestito con il proprio tocco distintivo un lussuoso appartamento milanese, all’ultimo piano della Torre Breda, progettata negli anni cinquanta dall’architetto Luigi Mattioni. Con la sua attitudine eccentrica, la penthouse diventa un set perfetto per la presentazione. Una superficie di 450 mq circondata da un giardino con fontana di marmo rosa in stile rinascimentale. Il marchio ha decorato tutte le stanze, abbinate alla collezione estiva.
La collezione
La collezione si compone di capi che fanno riferimento ai spumeggianti anni Ottanta, all’eleganza dei Quaranta e accenni al look “prom” americano. Si spazia nel mood girly, con minidress stampato con fantasie floreali in stile carta da parati e maxi rouches su abiti anni Ottanta. I crop top sono abbelliti da cascate di piume e abbinati a suit sartoriali, mentre profondi scolli a V e maxi spalle definiscono il carattere degli abiti disco.
Le calzature includono cowboy boots in cavallino zebrato, pitone oro e coccodrillo rosso. Le platform diventano metallizzate con fiocchi in velluto e i sandali plexiglass punteggiati con piccoli cristalli; le décolleté sfoggiano invece le stampe floreali della stagione. Attico rende contemporaneo un concetto antiquato. Una collezione a tratti retrò a tratti moderna. Una collezione dal gusto di sigaretta e champagne.
di Fabrizia Cipolletta