Arte, lusso e raffinatezza per Zagliani

 

E’ una collezione preziosa, quella proposta da Zagliani per la SS 2015. Particolare ed aggraziata in tutta la sua naturalezza.

Originale e di forte impatto visivo, se vogliamo divertente. La presentazione di borse e accessori di lusso Zagliani per la prossima primavera-estate, è un elogio all’armonia moderna, all’innata passione del brand per tutto ciò che è bello ed unico.
Figura di spicco dell’esposizione si fa Daniel Gordon, artista americano alla sua prima collaborazione con la maison, ed il risultato è strepitoso. Ha realizzato varie installazioni negli spazi milanesi del brand, e anche la nuova campagna pubblicitaria.

“Crea elaborati quadri fotografici usando grandi composizioni in 3D e collage realizzati con immagini di recupero provenienti dal web”, spiega il marchio. “Ricco di colori vivaci, utilizza pattern complessi e texture ingannevoli per sorprendere e disorientare lo spettatore. Quello che si vede non è mai come sembra. Zagliani ha scelto Daniel Gordon per affinità”.

Le narrazioni surreali dell’artista diventano protagoniste insieme alle borse pregiate della maison, che allettano lo sguardo, ma ancora di più il tocco. Vengono infatti riproposte nei materiali più ricercati: coccodrillo, cocco fossile, karung, lucertola, pitone, pelli che si colorano delle nuances estive, dal limone al menta, dalla tinta aragosta al corallo. La maiolica è in vitello moon stone o cuoio terracotta. Azzurri cielo e mare su kabuk e pitone gomma. Il canvas, come fodera o utilizzato esternamente suggerisce leggerezza.

Il fascino minerale delle coste rocciose ispira karung nero o cuoio con pitone metallico o lucertola.
Questa collezione riporta in vita le suggestioni degli anni ’60 -’70, ed è ispirata ad una donna che ama il lusso, mai rinunciando a quella raffinatezza naturale ed elegante semplicità che contraddistingue la maison.
Una donna che vuole essere esclusiva ed irripetibile. E noi siamo sicuri che avere al braccio una borsa Zagliani sarà sufficiente per sentirsi assolutamente uniche.

 

di (Samantha Losito)

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