Balmain Fall/Winter 2021: l’ispirazione
La location voluta dal direttore creativo di Balmain, Olivier Rousteing, rappresenta il risultato di una scelta ben pensata, e ha ben poco di casuale. È sufficiente pensare al periodo che ormai da più di un anno ci troviamo a fronteggiare. La pandemia ha cambiato totalmente le nostre vite, rendendo gli spostamenti molto difficili e facendoci adattare alla distanza, in tutti i sensi possibili. L’idea quindi di ambientare una sfilata in un aeroporto ci comunica un ritorno, anche se solo digitale, a uno dei luoghi che a tutti noi manca di più frequentare. Teatro di saluti, addii, abbracci e baci, luogo di incontri e di separazioni.
Nonostante questo rappresenti già un valido motivo per giustificare questa decisione, non è l’unica. Olivier Rousteing ha affermato infatti che un altro motivo d’ispirazione è derivato direttamente dal fondatore della maison, Pierre Balmain. In particolare, il riferimento va ai viaggi post guerra svolti dallo stilista per il lancio delle sue collezioni. L’ambientazione successivamente cambia, trasferendosi direttamente nello spazio, usato come metafora per suggerire alle persone di aprire la mente. Qui, modelli e modelle sfilano su una passerella bianco fluo con la Luna in sottofondo.
La Collezione Balmain: Above and Beyond
La collezione proposta da Balmain appare come un tutt’uno con la location in cui viene presentata. I capi presentano tessuti prevalentemente rigidi, caratterizzati da dettagli elaborati come applicazioni, lavorazioni matelassè, zip e cinture. Un colore preponderante in questa linea è sicuramente il verde militare, presente in diversi capi del brand, anche del passato. Sicuramente, quelli che colpiscono di più l’attenzione sono gli articoli caratterizzati da materiali metallizzati, con finissaggi dorati e argentati. Un prodotto ripetuto in diverse varianti è invece il bomber, che in questo caso si presenza modernizzato grazie a dettagli come spalle imbottite e borchie. Interessante è la scelta degli accessori: orecchini e borse a forma di cuscino per il collo completano gli outfit alla perfezione.
L’ispirazione cambia leggermente stile insieme al cambio di ambientazione, riuscendo pur sempre a mantenere un filo conduttore. Quando la location diventa lo Spazio, ecco che le textures si fanno futuriste da un lato ma anche più basiche nelle forme. Si passa da un capo maschile stile astronauta, quindi più particolare, a dei più semplici tailleur dai colori brillanti. Olivier Rousteing si conferma ancora una volta uno stilista dalla creatività illimitata, capace di pilotarci in viaggi senza meta. D’altronde, come lui stesso afferma, non è la destinazione ad essere importante quanto il percorso in sé, il movimento, la fuga verso mete indefinite.
di Carlotta Gasparato