Nicola Brognano sfida i tabù ed eleva il brand in modo trascendentale
Giovedì 22 Settembre ore 19: via Calabiana 6 profuma di Blumarine, patrona del glamour che per questa Fashion Week milanese ha rivolto la sua attenzione a una nuova fonte di ispirazione: il cattolicesimo.
Il brand racconta la Primavera/Estate 2023 con un tocco inaspettato di ribellione che si fonde alla grande eleganza che lo rappresenta. Un crop top con crocifisso fatto in denim borchiato fa da apripista allo spettacolo. La croce è stato un motivo ricorrente in tutta la collezione, che appare sulla catena dei rosari, orecchini, maglie, e miniabiti.
Il gusto di questa stagione porta ancora la firma del direttore creativo Nicola Brognano – Calabria, classe 1990 – che avvicina la sua estetica a un senso religioso sublime, mai volgare. Nell’ultimo anno abbiamo assistito all’intersezione di fede, moda e cultura giovanile, che alimenta l’ascesa di “Christiancore”, un’estetica preponderante tra gli young fashionisti di oggi. Questa inclinazione è legata al fatto che i giovani sono alla ricerca di valori in un mondo precario, destabilizzato, e indossare collane incrociate con espliciti riferimenti alla Scrittura, rappresenta un sistema profondamente radicato di significato.
La donna Blumarine ha un fascino cangiante, seducente e malizioso. É uno spirito libero e curioso che ama giocare con la moda, senza abbandonare la sua ingenua creatività che la rende quasi una bambina viziata. È questa tensione teatrale tra purezza e lussuria, rigore e sovversione, che rende questa collezione SS23 un terreno particolarmente attraente per la moda. Il succinto crocifisso in denim di Brogano, con le braccia tese a coprire appena il seno, è un esempio particolarmente eclatante di questa spinta e trazione.
Credenti o meno, l’ultima uscita Blumarine ci ha convinto: rivoluzionaria e priva di dogmi.