Nel magnifico scenario del National Theatre, tra le audaci installazioni di Gary Hume, la London Fashion Week ha visto sfilare Burberry, con un défilé che ha catturato l’attenzione nonostante le sfide attuali del marchio. In un momento di incertezze economiche, Daniel Lee ha infuso la passerella di una sorprendente luminosità e ottimismo.
Lee ha portato in scena un mix vibrante di abiti scintillanti, adornati da paillettes, che hanno brillato sotto i riflettori. Tra le modelle, spiccava Lily Donaldson, icona degli anni Duemila, che ha portato un tocco di nostalgia glamour all’evento. La collezione ha rivelato una fusione affascinante di stile pratico e sofisticato, con una palette audace che spaziava dal verde militare al lilla e all’arancio acceso, interrotta da incursioni di check distintivo su borse e cinture.
La presentazione si è concentrata sulla reinterpretazione del trench, simbolo eterno di Burberry. Lee ha esplorato nuove forme: dal trench in pelle, corto e audace, ai modelli in stile camicia con maxi-fiocco, accostati a pantaloni cargo tartan a vita bassa. Non mancavano versioni più leggere, come abiti svolazzanti e chiodi in pelle in contrasto con gonne plissé, che hanno arricchito la passerella con un tocco di freschezza e innovazione.