È in sella a immaginari cavalli di primissima razza, fatti della materia dei sogni, che l’uomo di Costume National sfila durante il primo giorno della fashion week. Ennio Capasa traccia il profilo di un I-Cowboy urbano, che tra tradizione e innovazione, interpreta le tendenze della prossima estate.
“Recuperare dal vecchio quello che di buono c’è” è il motto di Ennio Capasa, che prende forma nei gessati tridimensionali, nell’incontro tra fresco lana e fibre naturali e nei capispalla tradizionali, innovati però da tagli laser e termonastrature.
Colore di partenza della collezione, o meglio il non colore per eccellenza, è il bianco naturale che lascia poi posto a un turchese brillante, a un giallo limone e all’intramontabile nero.
La collezione è ricca di accessori, in primo piano sicuramente il cappello urban cowboy in paglia o con bande spalmate a contrasto, le cinture con puntale in metallo e gli occhiali da sole in acetato e metallo anche con abbaglianti lenti specchiate.
Immancabile la pelle, “la sua pelle”, mai scomparsa dalle collezioni COSTUME NATIONAL, per pantaloni skinny e chiodo. Capo icona della collezione è il coraggioso tuxedo d’oro, che cattura spavaldo tutti i flash dalla passerella. Infine, per un amante della musica come Ennio Capasa, curatissima la colonna sonora scelta per la “runway” che si chiude sulle note di Johnny Cash che arrangia splendidamente “Personal Jesus” dei Depeche Mode.
Rock quanto basta!
(di Margherita Esposito)