Creatività e audacia, tra omaggi storici e innovazione
La collezione ha unito le tante passioni di Elsa Schiaparelli in vari abiti e, tra i materiali utilizzati, spiccano il pizzo guipure sovra ricamato e le frange di ciniglia e piume, che creano un effetto visivo sorprendente e innovativo.
Uno dei momenti più emozionanti della sfilata è stato il ritorno dell’iconico abito scarpa e del motivo aragosta, un omaggio al celebre abito dipinto da Salvador Dalí per Elsa Schiaparelli. In questa nuova versione, Roseberry ha introdotto aragoste tridimensionali come elementi decorativi, utilizzando anche il colore arancione come filo conduttore della collezione. Questi elementi simbolici hanno catturato l’attenzione degli spettatori, rendendo omaggio alla storica collaborazione tra la Maison e l’artista surrealista.
Tra i capi presentati, un abito robotico ricoperto di cristalli Swarovski e chip elettronici riciclati, ha suscitato particolare ammirazione. Questo capo, che sembra caduto dallo spazio, incarna perfettamente il tema cosmico della collezione. Altro pezzo straordinario è un abito ricoperto di paillettes, cristalli e strass, che ha chiuso la sfilata con un’esplosione di glamour e creatività: il riassunto perfetto di una serata frenetica con dettagli come sigarette sfuse, smalto per unghie rovesciato a formare la scritta – Schiaparelli – e gioielli sparsi su tutta la superficie.
La collezione AI di Schiaparelli non è solo una celebrazione della moda, ma anche un tributo all’eredità di Elsa Schiaparelli e alla sua capacità di trasformare il surreale in realtà tangibile. Con questa sfilata, Daniel Roseberry ha dimostrato che il mondo della moda può essere un luogo di meraviglia e sperimentazione, capace di incantare e sorprendere ad ogni passo ma non solo, ha confermato ancora una volta Schiaparelli come una delle maison più affascinanti e innovative del panorama della moda contemporanea: un marchio di nicchia e per veri intenditori.