Provocatorio e lungimirante come sempre, Diesel Black Gold ha esordito in questa Milano Fashion Week con una sfilata Primavera/Estate 2018 che fonde la collezione maschile con quella femminile. Una novità che il direttore creativo norvegese Andreas Melbostad, formatosi a New York, ha deciso di abbracciare portando avanti la filosofia e il forte carattere del brand di Renzo Rosso.
Giusto per chiarire subito le idee al pubblico, ad aprire la sfilata è una donna, la modella Kiki Willems, che dal 2015 calca le migliori passerelle, indossando tre pezzi della collezione: una maglia a maniche lunghe a righe, un abito a quadri, e sopra un altro abito in jeans, rendendo così esplicite le parole d’ordine di questa collezione, Layering, Nineties e Streetwear.
LAYERING, in italiano “stratificazione”, consiste nel sovrapporre più capi e più stampe in un mix and match già visto nel trend della t-shirt posta sotto l’abito elegante, che continua a riproporsi attraverso il giocare con capi che possediamo e possiamo dunque vedere sotto una nuova luce.
Se la donna sovrappone abiti su abiti e abiti su pantaloni, all’uomo non resta che sovrapporre bermuda su leggins e giacche su camicie. Ogni pezzo della collezione può dar vita a nuovi outfit come in un puzzle senza regole, dove non occorre cercare il giusto incastro ma piuttosto lasciarsi andare alla fantasia.
NINETIES è il tema scelto per i capi in jeans, come gli abiti e le gonne lunghe chiuse dai bottoni, che richiamano l’iconica decade e il suo stile grunge; stampe a quadri e anfibi Dr. Martens completano ogni look.
SPORTY-STREETWEAR è infine la parola d’ordine per i dettagli rubati al mondo dello sport, come le rifiniture fatte di lacci per le scarpe che troviamo su t-shirt e jeans di queste donne e uomini che, come ha immaginato Melbostad, camminano per le strade di una futuristica New York City.
di Pamela Romano