Dior x Kenny Scharf: collezione Uomo Pre-Fall 2021

DIOR UOMO PRE FALL

Dior Uomo Pre-Fall 2021

La sfilata firmata Dior non solo è avvenuta in maniera virtuale, norma ormai divenuta quotidiana per le condizioni Covid 19, ma è anche stata mostrata fuori dal consueto calendario delle Fashion Week, che di solito ospita le collezioni uomo nei mesi di gennaio e giugno.

Non è un caso, basti pensare che durante i mesi di quarantena diversi sono stati i designer che hanno  deciso di non rispettare più le stringenti scadenze imposte dal fashion calendar. Armani è stato il  primo che appena è scoppiata l’allerta Covid ha deciso di presentare la sua collezione a porte chiuse,  questo a febbraio del 2020; subito dopo diversi sono stati i designer che hanno deciso di ritirarsi  dalle sfilate, tra cui Michael Kors, Gucci e Yves Saint Laurent.

Tale decisione non è stata presa solo in rispetto delle norme precauzionali date dal Covid a cui ci siamo dovuti adattare; era tempo che si vociferava che il fashion calendar fosse troppo stringente e che in parte limitasse la creatività degli stilisti imponendo loro scadenze nelle presentazioni delle collezioni, creando un ampio livello di stress e non lasciandoli liberi di produrre ciò che desideravano davvero.

Kim Jones e la sua passione per la street art

In ogni caso la moda continua, e le presentazioni delle collezioni, anche se virtuali, non stanno  deludendo nessuno; del resto, la necessità di adattarsi alla nuova realtà era più che necessaria, e Dior  sembra essersi adattato perfettamente. Il direttore artistico Kim Jones è un appassionato d’arte, e la sua passione per la street art in particolare ha influenzato la sua direzione estetica per Dior da quando ha arruolato KAWS per il suo debutto nella SS19. Da quel momento, Jones ha collaborato con Amoko Boafo, Shawn Stüssy e Raymond Pettibon per intrecciare opere d’arte contemporanea in una casa di moda storica.

La collaborazione con Kenny Scharf

Per la nuova collezione, Dior ha collaborato con Kenny Scharf, artista americano emerso dalla  scena dell’East Village degli anni ’80 facendo arte di strada insieme ai suoi amici Keith Haring e Jean Michel Basquiat. L’artista ha dichiarato di essersi trovato a suo agio a lavorare con Jones, a tal punto da lasciargli libero accesso nei suoi archivi. “Alcuni dei miei dipinti “classici” sono stati usati, con mio grande piacere, ho anche creato alcune  nuove immagini appositamente per questa raccolta”, questo è quanto è emerso dall’intervista con HIGHSNOBIETY. Scharf ha anche disegnato 12 segni zodiacali cinesi per le maglie e le basi dello spettacolo; inoltre, ha avuto libero sfogo per reinterpretare il logo Dior.

Evidente è il contrasto presente tra le tradizionali silhouette della Maison e l’iconografia colorata  dell’artista. C’è però da dire che l’intento di Jones di “ammorbidire” le classiche e sartoriali  silhouette di Dior è ben riuscito; basti notare le giacche, che sono allacciate come vesti, o che alcuni  dei modelli sfilano indossando pantofole. Non poteva essere più attuale di così. Immancabili le cinte, che avvolgevano lunghi cappotti o chiudevano i blazer doppiopetto, riferimento alla classica giacca da bar disegnata per la prima volta da Christian Dior nel 1947. “È un ascoltatore, è uno studente, e questo dimostra. È andato molto in profondità in quello che  sto facendo”. Conclude così Kenny Scharf la sua dichiarazione a Vogue nei confronti del direttore artistico di Dior.

Sembra che la nuova strada intrapresa da Dior sia più che approvata dai fan del marchio; staremo a vedere fino a dove si spingerà Kim Jones con la sua geniale creatività.

 

di Giulia Faccini

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