Domenico Dolce e Stefano Gabbana sanno precisamente qual è la dimensione che vogliono dare ai loro capi, al concept del brand e alla sua dimensione intrinseca: la concretizzazione del loro pensiero è quella che sfila in passerella, intrinsecamente legata ai loro valori, il loro Stile.
La maison D&G, da sempre legata ad una dimensione dell’italianità chic e fuori dal comune, non è che una rappresentazione a 360 gradi di quelli che sono i “simboli” della stessa: una moda fluida, tradizionale ma contemporanea, che elicita nella mente dello spettatore tutti gli schemi mentali legati alla tradizione della sartoria italiana.
L’identità dello Stile
I vestiti sono perfettamente cuciti addosso ai modelli che sfilano in passerella – come voluto dalla tradizione Dolce e Gabbana – e portano la sartorialità ad un livello superiore: “una bella giacca o un pantalone ben tagliato sono eterni”.
I simboli culturali tipici dello stretto legame tra D&G e l’Italia sono tutti presenti: coppole, il rosario, le canotte, la giacca e il nero, preferibilmente in pizzo. È un tributo ai valori tradizionali del brand. Vengono anche riproposti dei capi del passato, scelti dall’archivio che riportano l’etichetta con l’anno della loro prima presentazione.
Essere Dolce e Gabbana
Il pizzo e le trasparenze sono un must: in passerella sfilano capi di alta sartoria dalla palette cromatica che varia dal tenue azzurra, passando per bianco, blu e grigio, finendo con il caratteristico nero. Le applicazioni sono floreali, ricami elaborati e dei pois, simboli iconici della Maison, presenti in una silhouette tipicamente maschile. Il risultato è quello della tradizione richiamata, punto cardine dello Stile di Dolce e Gabbana, quello che da anni caratterizza i lavori di Domenico e Stefano.