Re Giorgio pensa alla donna che ama il vestire androgino, al maschile, ma che non rinuncia alla sottigliezza, alla leggerezza del vestire femminile. Apprezza il classico come senso della misura e cerca l’eccentrico per il gusto della modernità. Aprono lo show i tailleur pantalone in tessuti sottili ma non aderenti, così mannish nel loro Principe di Galles. Non manca nemmeno la pochette nel taschino che però è appuntata come una spilla, e sboccia in un romantico fiore. Sopra: bluse iperfemminili in una fantasy print dai colori intensi: arancio, fucsia, rosso tibetano. In un gioco continuo di opposizioni di organza tecnica, i bermuda con la piega stirata a lama, sbucano da gonne e abiti dal design preciso ma con l’orlo danzante. Non mancano gioielli-design, realizzati in materiali che ricorrono anche negli accessori, come le piccole borse, e sottolineano la forte originalità degli accostamenti. Girocollo di bachelite con il nodo di camoscio, accostato alle lunghe catene di Swarovski. Pellicce ecologiche e tessuti elastici danno alle forme una consistenza e una corposità diversa. Velluto e organza riflettono la luce con nuova intensità. Ai piedi scarpe appuntite, rigorosamente basse – ricamate o zebrate o splendenti – Rockabilly style, che riflettono un atteggiamento divertito e divertente, da chiccosissima bad girl.
Federica Piacenza