Nel cuore di Parigi, sulle rive della Senna battute dalla pioggia, Elie Saab ha scritto una nuova pagina della haute couture con la sua collezione Primavera-Estate 2025. Tra ricami scintillanti e silhouette eteree, il couturier libanese ha sorpreso tutti con una scelta audace: il denim, un tessuto lontano dalle passerelle dell’alta moda, ha conquistato il centro della scena, trasformandosi in un simbolo di creazione e modernità.
La collezione ha preso vita al Palais de Tokyo, dove Saab ha orchestrato un dialogo inedito tra il suo universo onirico e il carattere deciso del denim. Sei look straordinari in tela blu hanno ridefinito il concetto di eleganza, con pantaloni a gamba larga arricchiti da ricami floreali, top in tulle e un magnifico abito da sera con spacco sui fianchi. Il punto culminante? Un maestoso sari in denim indossato da Joan Smalls, evocativo e teatrale come una creazione da red carpet.
Accanto a questi capi rivoluzionari, Saab ha mantenuto il suo inconfondibile stile couture con tubini in pizzo, fibre metalliche e un mosaico di perle che creava giochi di luce e volumi scultorei. Gli abiti, ispirati ai giardini impressionisti, sembravano tele dipinte, con drappeggi che ricordavano origami e trasparenze che accarezzavano la pelle con sensualità. Nel finale, l’abito da sposa rosa poudre ha chiuso lo show con un’evanescente eleganza, confermando la maestria sartoriale dello stilista.
L’evento ha raccolto l’ovazione di 600 ospiti, tra cui celebrità e icone di stile come Olga Kurylenko, Rosie Huntington-Whiteley e Poppy Delevingne. Nel backstage, Saab ha rivelato il suo desiderio di esplorare nuove direzioni creative: “Volevo innovare e Carine Roitfeld mi ha suggerito di provare con il denim. È stata una sfida, ma il risultato ha superato le aspettative”.
Con questa collezione, Elie Saab ha dimostrato che il denim può essere nobile e sofisticato, trovando il suo posto nella haute couture. La sua visione, sospesa tra sogno e modernità, segna un nuovo capitolo nella moda, dove anche il tessuto più quotidiano può diventare pura poesia sartoriale.