Etro sigilla la seconda giornata della MFW

Nata negli anni ‘70, rilancia il tema della primavera in chiave contemporanea

di Rebecca Gariboldi

Un concerto dal vivo

La Maison di lusso del ‘68 riparte con musica dal vivo che funge da sottofondo all’intero défilé. Dal ritmo incalzante e dalla dj scatenata, viene quasi realizzato un contrasto con gli abiti proposti dal brand.

Etro e le fantasie

In diretta da Piazza Lina Bo Bardi (numero 1) a Milano, si viene immediatamente rapiti da un’atmosfera tropicale. Il primo outfit è, quindi, caratterizzato da un top nero incrociato sul davanti e da una gonna a fantasia viola e bianca, che, poi, viene ripresa nel secondo vestito dotato di paillettes e anche nel terzo, dalla fantasia accesa color tramonto. I colori spaziano dall’arancione, che fa da sfondo alle stoffe, ad un verde mela più acceso, fino ad arrivare ad un rosa pastello e ad un borgogna. La fantasia di base si ripete, come se si trattasse di uno schema prestabilito, nella maggior parte degli outfit firmati dalla Maison, sia che questi compaiano in un look più sobrio, sia che facciano il loro debutto in un contesto più contemporaneo e fuori dalle righe.

Il fenomeno in questione occupa una parte considerevole dei vestiti presentati al pubblico, in quanto viene inserito, allo stesso modo, nelle giacche e nei pantaloni, ma anche nelle gonne della collezione. Non mancano, poi, le borse con frange e gli accessori vistosi (presenti sui corpi) delle modelle in movimento. La seta scivolata, infine, impreziosisce i capi insieme agli strass leggeri ed eleganti esposti accanto ai prodotti lavorati a mano in maglia. 

In conclusione, il carosello finale ripropone le fantasie elaborate nel corso della collezione e fornisce spunti interessanti per la prossima stagione calda. I look sono molto estivi e adatti per una vacanza al mare, magari per lasciare che la pelle si abbronzi sotto i raggi del sole in una sensuale località balneare italiana. 

Lascia un commento

Your email address will not be published.