Un affare di famiglia, nel senso più autentico del termine. Alla Milano Fashion Week, Silvia Venturini Fendi ha aperto le porte della sua storia con una sfilata che ha il sapore di un’eredità tramandata con amore. A spalancare la passerella sono stati Dardo e Tazio, i suoi nipotini settenni, vestiti con gli stessi abiti che lei indossava nella storica campagna Fendi FW67, firmata da Karl Lagerfeld. Un viaggio nel tempo che ha portato in passerella non solo una collezione, ma un secolo di moda, arte e famiglia.
Un secolo di Fendi, un futuro senza tempo
Il numero 100, simbolo del centenario, si inclina fino a formare l’infinito, racchiudendo il concetto di moda senza tempo che questa collezione rappresenta. Gli abiti della Fall/Winter 2025-2026 giocano tra passato e futuro: pellicce strutturate come abiti, trasparenze impalpabili, lingerie sofisticata e silhouette fluide, tutte avvolte in una palette raffinata che oscilla tra i grigi eleganti e il calore dei toni crema e cammello.
Le modelle Penelope Tree, Adriana Lima, Mona Tougaard, Eva Herzigova e tante altre hanno incarnato lo spirito senza tempo di Fendi, alternando tailleur dal taglio impeccabile e vestiti che accarezzano il corpo come veli di seta, ricordando quell’idea di lusso borghese rilassato che ha reso il marchio un’icona.
Stile, emozione e memoria
Nel set ispirato agli atelier storici di via Borgognona, la sfilata si è trasformata in un racconto intimo, punteggiato dalle voci di Mina, Battiato, Ornella Vanoni, a sottolineare un romanticismo tutto italiano. Alla fine dello show, Silvia Venturini Fendi ha abbracciato la madre Anna e la zia Paola, chiudendo il cerchio con un gesto che ha detto tutto: Fendi non è solo una maison, è un’eredità che guarda al futuro senza dimenticare il passato.