Nella seconda collezione ideata dal nuovo direttore creativo della linea maschile di Salvatore Ferragamo, il francese Guillaime Meilland, l’allure francais si fa sentire come una ventata d’aria fresca che proviene dal mare di Riviera.
Che questa riviera sia italiana o francese, l’uomo Ferragamo per la Primavera/Estate 2018 è pronto a salire su una tondeggiante Fiat 1100 degli anni ’40 sventolando i suoi capelli ribelli, godendosi uno spettacolare panorama marino vestendo di bianco, beige, grigio e senape; ai piedi dei sandali in cuoio come Eden Ahbez, pioniere o come diremmo oggi, influencer, della cultura hippie, a cui si è ispirato Meilland.
Tanto bianco in questa collezione, dalla camicia morbidamente sbuffata dal pantalone, alla giacca, all’informale pullover a trecce per proteggersi dagli spifferi improvvisi che certe sere d’estate regalano. Il resto della palette colori vira dal senape al blu e al bordeaux; gli unici pattern sono le righe marinìere, il check quadrettato e qualche broccato.
Le linee molto classiche e pulite escono fuori dagli schemi inserendosi su qualche pantalone e bermuda più morbido. Pur essendo un mood ispirato alla vita da mare, i tessuti sono molto consistenti, come il velluto, e si adattano anche alla vita in città. Lo stesso vale per le calzature (progettate da Paul Andrew): il classico mocassino diventa più robusto grazie alla suola in gomma, ma si adatta alle passeggiate in riva al mare grazie ai dettagli in legno o corno.
Frutto di questo spirito hippie come sinonimo di libertà, che sia di viaggiare o di movimento, nella nuova linea Ferragamo troviamo tra gli accessori lo zaino, stringato e corredato da telo/plaid da campeggio.
Meno hippie ma dall’atteggiamento sempre un po’ bohemien il resto degli accessori, ovvero cartelle, tracolle, doctor bag e maxi bag in pelle color cammello, grigio e marrone, fedeli compagne di chi, anche col caldo, è costretto ad andare in ufficio, portando però con sè, come visto in passerella, un piccolo ricordo delle vacanze, come un portachiavi a forma di corallo.
di Pamela Romano