Un ritorno ai fondamentali. Anzi, al fondamentale: il blu. Con la sua collezione Autunno/Inverno 2019-20 Giorgio Armani tesse una trama d’amore per il colore che ha reso iconiche le sue prime creazioni, tanto da vivere nell’immaginario collettivo proprio con il suo nome: blu Armani.
La prima sfilata co-ed di Re Giorgio
Prima volta all’Armani/Silos, e prima volta co-ed. Re Giorgio rinuncia al tradizionale Armani Teatro per spostare la sua sfilata al Silos. Un luogo più essenziale, dove gli abiti possono essere ammirati con un’attenzione minuziosa simile a quella che di solito si dedica alle mostre fotografiche che incantano queste stanze.
Una lunga passerella nera fa da unico sfondo alle uscite, donne e uomini insieme. Un inedito formato co-ed che tanto ha fatto discutere nei mesi scorsi, quando Armani aveva dichiarato che non si sarebbe presentato alle sfilate maschili proprio perché intento a preparare questo evento.
Non stupisce, dunque, che con tanta aria di novità ci sia un elemento della tradizione a riportare equilibrio. Questo elemento è il blu, colore-feticcio per la Maison e declinato su ogni forma e tessuto per la prossima stagione invernale. Armani lo ritiene: “un colore pieno di possibilità, raffinato e sereno. È l’unica vera alternativa al nero: ne ha la potenza, ma ha una morbidezza speciale, notturna”.
Postura e raffinatezza per lui e per lei
La donna e l’uomo Armani hanno le spalle larghe e i piedi ben piantati a terra. Sono solidi nella loro postura, ma senza essere alteri. Trasudano un’eleganza classica, ma non pesante. Leggerezza ed importanza si fondono a partire dalle forme: le giacche femminili tagliate sotto al seno rendono la silhouette flessuosa ma decisa insieme ai pantaloni da cavallerizza, i pants-pigiama sono innalzati da imponenti cinture rettangolari, il piumino diventa capo da sera grazie ad un’impuntura che ricorda un tappeto di rose.
L’uomo rivive i fasti della sartorialità tradizionale, che però si fa morbida, mettendo sullo stesso piano doppiopetto e parka e avvolgendo una figura maschile prestante tanto nelle occasioni formali tanto che in quelle più rilassate. Unico dettaglio imprescindibile: la cravatta, che torna in scena e parla di un uomo abbastanza sicuro di sé da portarla senza rischiare la seriosità.
Tutte le sfumature della notte firmata Armani
L’intera sfilata sembra evocare una notte scintillante, con il blu e il nero che si fondono l’uno nell’altro e brillano grazie a impunture e ricami dai bagliori luminosi. Le bluse senza collo per lei hanno bordature che ricordano un’onda del mare stilizzata, mentre il giaccone per lui cangia come l’oceano sotto la luna piena.
Su tutti i capi trionfa il velluto blu-mezzanotte, opulento manto che fa da contrasto alle trasparenze densamente ricamate degli abiti da sera. E poi ancora satin, shantung e pelliccia, tutti declinati nelle mille sfumature di un cielo notturno. Lo stile di Giorgio Armani è ancora una volta grandioso senza essere urlato, come una diva che si avvia a passo composto ma deciso verso la sua soirée più importante.
di Martina Faralli