Brand che vanta l’esperienza pluridecennale della famiglia Sorbino nell’alta sartoria maschile napoletana, Hamaki-ho dal 2009 si colloca nel panorama del manswear di alta gamma, rivisitato in chiave casual e caratterizzato dalle linee rigorose e dalle forme pulite, che al classico accostano una ricerca di fluidità e morbidezza, che traspare dalla scelta dei materiali e dai loro accostamenti (denim per lo smoking, lino per l’abito formale).
Hamaki-ho è parte, insieme ad altre 4 società, della holding GGM Italia, che conta più di 210 dipendenti e un fatturato di oltre 80 milioni di euro che, per il solo Brand napoletano, si è concretizzato in un fatturato annuo in crescita di 16 milioni di euro.
Per capirne la filosofia, bisogna prima comprendere l’origine del nome. Esso nasce dal termine con cui si identificano i quartieri delle geishe a Kyoto, gli Hanamachi, Hamaki ne rappresenta la versione addolcita (derivata da un viaggio di contaminazione stilistica da parte del team), mentre il suffisso Ho sta ad indicare il quartiere tipico di Miyagawa-cho.
Il riferimento alla Geisha si esprime anche nella volontà di eccellere nella produzione di qualcosa di impeccabile (l’abito come arte), attraverso l’eredità di tecniche sartoriali d’eccezione proprie della scuola partenopea.
Per la P/E 2017, Hamaki-ho ha creato una collezione total look che sottolinea nuovamente la volontà di trasporre la classicità sartoriale nella modernità attuale, realizzando capi destrutturati che possono essere usati come passepartout per svariate occasioni, o per produrre accostamenti più audaci. Ne sono esempi il tinto capo e il tinto filo, la gabardine lavata, e i cotoni 100% produzione italiana, provenienti dalle storiche realtà tessili toscane.
Sono due i concept di riferimento per la nuova collezione. Innanzitutto, l’intramontabile stile navy, che nobilita i capi delle uniformi militari della tradizione marinara attraverso l’utilizzo di stoffe pregiate per blazer e pantaloni dalle linee generose. Dominano il blu, il canvas, il bianco ghiaccio, e non potevano certo mancare le righe, firma per eccellenza dello stile nautico.
Seconda tendenza, lo stile safari, che si traduce in un richiamo ai colori e alle consistenze del Sud del mondo, intriso di beige, color fango, grigio melange, che esplodono su tele pregiate e stoffe grezze, per uno street style contemporaneo ma al tempo stesso raffinato e disimpegnato.
di Serena Torrese