Alla Paris Fashion Week, Nadège Vanhée Cybulski conferisce ad Hermès l’eleganza e la classicità che spettano alla Maison, attenta a non colorare fuori dai bordi. Le modelle diventano cavallerizze di città con dei toni un po’ rock.
La sfilata
Tutto ha inizio in un corridoio buio, oscurato da una serie di larghe colonne rettangolari che nascondono le modelle dalla vista del pubblico. Una regia incerta e un religioso silenzio invitano lo spettatore a giocare a nascondino con gli abiti, sbirciando qui e là qualche outfit senza troppe sicurezze. Poi un battito lieve dà il ritmo all’incedere dei passi, le luci si accendono e lo spettacolo ha inizio.
La collezione Autunno/Inverno 2022 di Hermès non osa con i colori, ma con le forme e le stampe, presentando in passerella principalmente abiti neri e bianchi. Come è giusto che sia d’inverno, la palette rimane ferma sui colori caldi e terrosi: grigio, verde scuro, marrone. Ma si sa, Maison Hermès nella sua storia secolare si è sempre distinta per la classicità e l’eleganza dei pezzi che propone.
Dalla pelletteria al vestiario, la donna Hermès è una donna che nell’essenziale trova la classe, che nella qualità trova l’eleganza. E in questa Paris Fashion Week un po’ diversa dalle altre, la donna Hermès trova l’eleganza nei cappotti in pelle, immancabile nel guardaroba Autunno/Inverno, negli abiti lunghi abbelliti da volant sul decolleté, stampe geometriche anni ‘70 e gonne al ginocchio plissettate.
Il fiore all’occhiello della Maison, la pelletteria, in passerella viene rappresentata da una mini bag stretta a tracolla, un incrocio fra un marsupio d’alta moda e una pochette. La borsa rimane l’unico accessorio, per la direttrice artistica Nadège Vanhée-Cybulski, quest’anno va chiaramente di moda la semplicità.
Le novità
Il tratto distintivo della collezione FW 22 di Hermes sta in basso, in una sovrapposizione strategica e non sovrabbondante di stivali alti da cavallerizza, anche se in camoscio, e parigine da ragazza di città. L’ensemble crea sorprendentemente un gioco di volumi che fanno diventare la gamba lunghissima, specialmente se abbinati con shorts o abitini mignon.
La novità portata in passerella da Vanhée-Cybulski è un gioco di proporzioni e stampe, di vita altissima e stivale ancora più alto. Un gioco di vedo/non vedo regalato dai croptop in pizzo che coprono il collo ma scoprono con sensualità le bellezze femminili. Un gioco che sta anche nel ritornare al passato e reinventarlo, mixando gli anni ‘70 alla trasgressività della techno.