Grandissimo fermento nella capitale francese della moda, in cui quest’anno si accavallano i preparativi per i Giochi Olimpici 2024 e la sfilate maschili Primavera/Estate 2025. Nonostante ciò, a parte qualche assenza, come Valentino, che ha sorpreso tutto il fashion system con l’uscita della prima collezione Resort disegnata da Alessandro Michele, e Balmain e Givenchy, la fashion week è in atto.
Una location d’eccezione
A chiudere la prima giornata di sfilate con uno show ospitato sul tetto della Sede dell’Unesco è stata la maison Louis Vuitton, capitanata da Pharrell Williams. Una location non lasciata al caso, ma lì dove nel 1958 L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha preso sede nella speranza di unire l’umanità in pace attraverso la cultura e dove il rapper-direttore creativo ha immaginato la sua comunità di global dandies viaggiatori denominata LVers.
I LVers inviano un chiaro messaggio: LE MONDE EST À VOUS, il mondo è tuo, rappresentando con il loro colore della pelle le persone provenienti da diversi luoghi che si ritrovano a collaborare per un’unica visione nel nome dell’armonia, del benessere e dell’accoglienza a sostegno dei valori della maison, che sono l’integrità, il savoir-faire e il viaggio che non solo lega l’umanità ma la arricchisce.
La collaborazione con Air Afrique
In onore del viaggio gli immancabili simboli che si rispecchiano nei loghi e negli accessori, che hanno visto una preziosa collaborazione, altra protagonista di questo show, Air Afrique. Un collettivo creativo fondato a Parigi nel 2020, famoso per il sostegno delle arti nel continente africano, ha collaborato alla realizzazione della collezione ma anche al preludio cinematografico della sfilata, in cui all’interno del Palazzo dell’Unesco la generazione futura, interpretata dai bambini di oggi, tiene una conferenza sull’inclusione.
Le novità della collezione
Gli archetipi rappresentati dalle 82 uscite sono quelli suggeriti dai look scelti, dal pilota al diplomatico, dal fattorino allo sportivo, più specificatamente un calciatore, sport che unisce tutto il mondo. Con fit meno street style, quest’ultimo trova spazio nei dettagli dei capi, come bottoni e gemme preziose, e alto artigianato nei ricami, che uniscono all’iconico Damoflage, la scacchiera-mimetica, una mappa del mondo creando la Map-o-flage. La Damier prende il nome di LVERS in una versione multicolore per gli accessori che hanno attirato l’attenzione di tutti gli ospiti presenti. Sempre più legate al viaggio anche le nuove versioni delle Alma, Porte, Sirius e una nuova versione della Neverfull denominata Never-Everfull.
Se volete immergervi ancor di più in questo show, chiudete gli occhi e immaginate la voce di Pharrell Williams con quelle del coro Voices of Fire, la musica de l’Orchestre du Pont Neuf e note di galbano, legno di cedro, sandalo, zenzero e bergamotto. Altro non sono che la colonna sonora e la fragranza LVERS di questo viaggio all’insegna dell’unione dei popoli.