Viktor Horsting e Rolf Snoeren si affidano al terrore del fantasy “vampiresco”: al Théatre de Chaillot sfilano in passerella silhouettes dalle spalle alte e il collo coperto che sfoggiano unghie lunghissime sulle dita delle mani.
L’effetto che hanno le creazioni degli stilisti olandesi agli occhi dello spettatore è sicuramente d’impatto, carico di un forte significato simbolico. Viktor & Rolf sperimentano con le proporzioni e il volume, giocando sulla concezione del “Dracula” moderno: non più uno spaventoso vampiro che terrorizza ma il simbolo della paura del cambiamento nella società odierna.
Cultura pop e dinamismo
A due anni dall’ultima sfilata dal vivo, è evidente come per il duo sia importante amplificare le sensazioni del pubblico, interagendo con esso tramite riferimenti alla cultura pop ben evidenti: dalla musica horror in sottofondo al make-up dai toni decisamente macabri, con facce bianche e labbra scure.
Per definire ancora meglio l’atmosfera, ogni modella iniziava a sfilare dietro a dei pannelli traslucidi, dove la luce alle spalle proiettava una versione mostruosa e distorta della stessa; il tutto a favore di pubblico, raggiunto dagli “artigli” ancor prima di aver ammirato i capi sfilare uno dopo l’altro.
Questo dinamismo vuole rappresentare una nuova “normalità”: come il cambiamento può fare paura da lontano, se guardato a distanza ravvicinata non rappresenta che un nuovo modo di vivere o di affrontare un percorso.
La silhouette dall’aspetto “intimidatorio”
L’immagine che sfila davanti agli occhi degli spettatori è quindi quella di una silhouette dall’aspetto prettamente intimidatorio: riutilizzando una creazione precedente – risalente al 1993, anno di fondazione della casa di moda – Viktor & Rolf esibiscono linee rigide, decorate da abiti da sera, camicie, giacche, vestaglie e tailleur dal taglio maschile. Il tutto è completato in alcuni capi da un effetto vedo – non vedo che fa intravedere lo “scheletro” del corsetto.
Nonostante la silhouette rigida, le fantasie e i colori sempre presenti nelle collezioni del duo fanno capolino anche questa volta, stupendoci con volant e fiocchi e tonalità che spaziano dal rosa al giallo.
Elementi come la distorsione della realtà, la paura del cambiamento che si trasforma in quotidianità e l’omaggio ai “grandi vampiri di Hollywood” dimostrano come Viktor & Rolf abbiano la capacità di presentare elementi rivoluzionari – fortemente intrisi di cultura pop – e continuare anche dopo anni a destare uno stupore unico tra l’estasi e l’incanto nei loro spettatori.
di Cristina Camporese